vi invito a leggere l'articolo della rivista "Panorama" che è intitolato "E' sempre l'ora della propaganda".
L'articolo è stato scritto da Marco Cobianchi.
Che il premier Matteo Renzi abbia la mania degli annunci, a cui non seguono fatti concreti, è cosa vera.
E' una cosa più forte di lui.
Per esempio, a settembre 2014, Renzi annunciava che avrebbe abolito il precariato, come i contratti di lavoro co.co.co e co.co.pro.
E' accaduto il contrario.
E' vero che Renzi ha abolito i co.co.co. ed i co.co.pro ma li ha rimpiazzati con i voucher, i quali rendono ancora più precario il mondo del lavoro: nel 2015, 1,4 milioni sono stati pagati con voucher.
Ora, Renzi annuncia che abolirà "Equitalia" , l'ente di riscossione delle tasse che ci sta massacrando.
Peccato, però, che con lui al governo la pressione fiscale sia salita al 49%.
Renzi ha promesso di aumentare i fondi per la ricerca nel triennio 2016-2018 ma si tratta di un taglio poiché nel piano nazionale della ricerca 2014-2010 o milioni da investire promessi erano 900 l'anno e sono diventati 830 due anni dopo.
Quindi, la riduzione è di 210 milioni di Euro in tre anni.
Gli annunci non si fermano qui.
Riguardo a quelle riforme costituzionali (che tanto vuole) Renzi ne sta sparando.
Per esempio, egli dice che quelle riforme taglieranno il numero di senatori.
Peccato, però, che tra le due Camere dei Parlamento, sia la Camera dei Deputati ad avere più parlamentari.
Infatti, i deputati sono 630 contro i 315 senatori.
I 630 deputati resteranno e dovremo continuare a pagarli.
Le "riforme" di Renzi renderanno solo il Senato non più elettivo ed accentreranno il potere, mandando in vacca la democrazia.
Renzi promette mari e monti ma non mantiene.
Cordiali saluti.
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