Quei tre colpi di pistola salveranno l'Unione Europea?

Cari amici ed amiche,

quei tre colpi di pistola sparati alla deputata laburista Jo Cox potrebbero cambiare il corso della storia.
Lei, la deputata laburista,  era una attivista del "no", mentre il suo assassino le ha sparato al grido di "Britain first", il motto di chi si batte per il "sì", per l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Egli è certo uno squilibrato, come lo era Gaetano Bresci, l'anarchico che nel 1900 uccise a Monza re Umberto I, consegnando l'Italia al fragile Vittorio Emanuele III, come lo era Gavrilo Princip, che a Sarajevo nel 1914 sparò all'arciduca Francesco, erede al trono austro-ungarico, innescando la tragedia della I Guerra Mondiale.
Il fronte del "sì" era dato in vantaggio.
Ora, quei tre colpi di pistola potrebbero avere cambiato le sorti.
Quei tre colpi di pistola, che hanno provocato la morte di una persona, potrebbero avere influenzato l'opinione pubblica a tal punto da farla diventare favorevole alla permanenza del Regno Unito nell'Unione Europea.
Ora, in tutta Europa il clima è diventato pesante.
Quanto accaduto a Jo Cox è la dimostrazione di ciò.
La colpa di tutto ciò è dovuto a queste istituzioni europee, che sono lontane dai cittadini e che di democratico non hanno nulla.
Pur condannando quanto accaduto a Jo Cox, io auspico la fine di questa Unione Europea, che ha fallito sotto tutti i punti di vista.
In tanti avevano sperato in un cambiamento di questa Unione Europea.
In tanti avevano sperato che essa fosse diventata più vicina ai cittadini.
Oggi, questa Unione Europea va in senso contrario.
Tanta gente è diventata povera per colpa di essa e la democrazia manca.
Cordiali saluti.