per un cavillo costituzionale, qui in Italia non si può fare quello che è stato fatto nel Regno Unito.
L'articolo 75 della Costituzione recita:
"E' indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali".
L'adesione dell'Italia all'Unione Europea è avvenuta con trattato internazionale.
Inoltre, qui in Italia una cosa simile a quella fatta nel Regno Unito non piace all'estabilishment.
Per esempio, appena letto il risultato del referendum sulla "Brexit", l'ex-presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è affrettato a dire che "è incauto proporre questo tipo di referendum". Come a dire che far votare i cittadini è sbagliato quando c'è il rischio che la propria idea ne esca sconfitta. Per carità, gli italiani sono abituati a non recarsi alle urne, dopo tanti governi nominati senza passare dal voto. Ci hanno fatto il callo. Ma c'è un motivo (costituzionale) se l'Italia non sarà mai chiamata a votare sull'uscita dall'Unione Europea.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento