un articolo de "Il Giornale" riporta la storia del conferimento della medaglia di "eroe" della Resistenza al partigiano Valentino Bortolaso.
Peccato, però, che Bortolaso si sia macchiato dell'eccidio di Schio, nel 1945, a guerra finita.
Teppa, questo il nome di battaglia di Bortolaso, vanta nel suo curriculum la partecipazione all'eccidio di Schio. Era uno dei componenti del commando della brigata garibaldina "Martiri Valleogra" che penetrò nelle carceri della guerra civile e colpì a suon di mitra 54 persone, delle quali, ricorda il Gazzettino, 15 erano donne e 7 dei bambini.
Un conto fu fare un'azione contro dei nazisti.
In quel caso, fu un'azione di guerra contro un esercito invasore.
Ben altra cosa fu l'uccisione di persone inermi.
Il governo italiano che ha fatto?
Il governo italiano gli ha conferito la medaglia di "eroe" per i 70 anni della nostra repubblica.
Ora, io temo che non ci sarà mai una riconciliazione.
Quei partigiani che compirono stragi di persone inermi furono migliori dei nazisti?
Io penso di no.
Cordiali saluti.
C'è solo da sperare che la natura faccia il suo corso......il tempo scorre inesorabile. Buona domenica e grazie per il blog.
RispondiEliminaGrazie.
RispondiEliminaSi fa quello che che si può.
Io penso che la verità salterà fuori, in un modo o nell'altro.
Buona domenica.