Cari amici ed amiche,
oggi, nella Chiesa degli Artisti a Roma si sono tenuti i funerali di Bud Spencer.
La chiesa, addobbata con fiori bianchi ed azzurri, con i colori della Lazio, la squadra del cuore dell'attore, era gremita di gente.
La chiesa, addobbata con fiori bianchi ed azzurri, con i colori della Lazio, la squadra del cuore dell'attore, era gremita di gente.
Vi era anche l'amico fraterno Terence Hill, oltre ai familiari e tanti suoi colleghi.
Sotto l'altare sono stati posti il gonfalone del CONI e quello del Comune di Roma.
“I suoi pugni erano pugni di giustizia”, hanno detto i più anziani, ma sono tanti, tantissimi i ventenni che hanno sfidato il caldo per dare l’ultimo saluto al ‘gigante buono’ del cinema italiano. Un attore che la critica nazionale ha snobbato, ma che all’estero è stato amatissimo. Di Bud Spencer va ricordata questa frase che è rimbalzata sui social in questi giorni e che è quella che meglio può spiegare questa forma di snobbismo: “Qui parlano di te solo se sei frocio o comunista”.
Poi egli ha precisato, dicendo: "Non ho niente contro i gay. Quello che fa la persona che ho davanti in camera da letto non sono affari miei".
Semmai, la sua sarà stata una critica ad una certa mentalità radical chic che è presente nel cinema.
Bud Spencer piaceva tanto perché è stato una persona autentica.
L'autenticità è una cosa rara in questo mondo.
Ciao Bud!
Cordiali saluti.
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