Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Il ritorno in campo di Fazio contro l'Euro e la Germania".
L'ex-governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio torna a parlare.
Egli ha voglia di dire la sua sul momento e lo farà in un convegno del Centro studi americani che si terrà oggi in via Caetani 32, sotto l'egida dalla fondazione "Formiche". Il titolo è molto tecnico e recita: "Ruolo delle Fondazioni bancarie; banche, direttive europee, economia reale",
Egli vuole mettere in guardia tutti riguardo a ciò che sta accadendo in Europa.
Nel 2002, quando si passò dalla Lira all'Euro, l'Italia non gli apparve preparata, la scelta fu totalmente politica. La sua visione di allora è oggi concretizzata in un dato che illustrerà oggi alla platea del convegno. La competitività dell'Italia si è ridotta del 25% da quando abbiamo abbandonato la divisa nazionale. La politica ha festeggiato il changeover come un grande progresso, ma ha completamente ignorato il suo compito: adeguare il sistema economico alla nuova realtà. L'Italia ne ha fatto le spese più di altri e non solo per la perdita della possibilità di svalutazione come mezzo per competere nei mercati mondiali.
Fazio è preoccupatissimo per il ruolo egemone che sta assumendo la Germania dentro le istituzioni Unione Europea e nei mercati europei. In un precedente intervento, una lectio magistralis sulla Grande Guerra (I Guerra Mondiale) che si è tenuto a Trento nel 2015, Fazio aveva già sottolineato i rischi delle deflazione e la necessità di tornare a una inflazione perlomeno del 2%, che è l'obiettivo della Banca Centrale Europea.
Questa politica europea fondata sulla centralità della Germania cozza con le esigenze di Paesi con economia liberista, come il Regno Unito, e con quelle dei Paesi dell'area mediterranea, come Grecia ed Italia.
Per questo, quello dell'Unione Europea è oggi un progetto fallace.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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