Cari amici ed amiche,
ad Erevan, rendendo omaggio al monumento in memoria delle vittime del genocidio armeno, Papa Francesco ha riconosciuto questa tragedia compiuta dai turchi.
Papa Francesco ha chiesto la riconciliazione tra Armeni e Turchi.
Questo è alquanto difficile, tenendo conto anche del fatto che in Turchia vi sia certo un governo non propenso a riconoscere il genocidio armeno.
Comunque, questo segnale di Papa Francesco è stato positivo, anche in ottica del dialogo tra cattolici e la Chiesa apostolica armena.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Ha chiesto anche scusa agli omosessuali. Riporti solo ciò che ti fa comodo?
RispondiEliminaPer te l'omosessualità è ancora un tabù. Infatti ti rifiuti, a differenza del papa, di chiedere scusa per la considerazione della omosessualità come malattia. E di amici di blog che ancora parlano in tal senso (nonostante l'assenza di base scientifica) ne hai. Degni della contesa chiesa/Galileo. Vergognati tu e loro. Fissi un gay vi denuncerei. Tu cosa diresti se ti chiamassero immotivatamente malato?
RispondiEliminaEhi bombolo, stavolta pubblico i tuoi commenti per darti la risposta che meriti.
RispondiEliminaIo ho parlato di omosessualità come peccato e non come malattia.
Per il cattolicesimo (quello vero) l'omosessualità è un peccato.
La Bibbia ne parla.
Però, nessuno può giudicare nessuno.
Io non sono omosessuale ma posso peccare comunque.
Quindi, vai a pettinare le bambole!