leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Chi ora tifa contro Londra è chi ha distrutto l'Europa".
Si può essere d'accordo o meno con la Brexit.
Si può essere anche entusiasti o terrorizzati da essi, ma i commenti usati dalla nomenklatura europeista del nostro Paese lasciano basiti.
La scelta del popolo inglese, perché di questo si tratta fino a prova contraria, ha spinto Giorgio Napolitano a parlare di "azzardo sciagurato", Romano Prodi ad insinuare che l'idea del referendum sia nata solo per gli "interessi personali" di Cameron, Mario Monti a teorizzare che "la democrazia si possa perdere se usata male".
C'è anche chi dice che il voto inglese sia stato un voto dei vecchi contro i giovani.
Ora, questo è assurdo.
E' vero che al referendum che c'è stato in Regno Unito dei giovani che hanno votato la maggioranza ha scelto di votare contro la Brexit ma è altrettanto vero che tantissimi sono i giovani che non hanno votato.
Quindi, siamo sicuri che i giovani che non si sono recati alle urne avrebbero votato "Remain"?
Inoltre, tanti dei giovani che hanno votato hanno votato per la Brexit.
Ha votato "Leave" il 27% dei britannici di età compresa tra i 18 ed i 24 anni che hanno votato.
Non è tanto ma non è nemmeno pochissimo. E' quasi il 30%.
Ha votato "Leave" il 38% dei britannici di età compresa tra i 24 ed i 34 anni che hanno votato.
Anche in questo caso, non è tanto ma non è nemmeno poco.
Ha votato "Leave" il 48% dei britannici di età compresa tra i 34 ed i 44 anni che hanno votato.
Quasi la metà di coloro che hanno un'età compresa tra i 34 ed i 44 hanno votato "Leave".
I dati sono dell BBC.
Quindi, non è stato un voto degli anziani contro i giovani.
Bisogna smetterla di fare del terrorismo psicologico.
Cordiali saluti.
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