vi invito a leggere un articolo de "Corriere della Sera" che è intitolato "Renzi, Grillo ed il centrodestra".
L'articolo è scritto da Antonio Polito.
Da queste elezioni amministrative, sono emerse tre cose: il "Partito della Nazione", che il premier Matteo Renzi tanto sogna, è fallito; la necessità di una riflessione nel centrodestra; il fatto che oggi possiamo dire che l'Italia è tripolare.
Il panorama politico italiano di oggi ha un centrosinistra, un centrodestra ed un'area che oggi fa riferimento in prevalenza al Movimento 5 Stelle e che è di contestazione rispetto a quella "politica tradizionale" che tanto sdegno ha creato intorno a sé.
Anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris può essere ascritto a quell'area di contestazione rispetto a quella "politica tradizionale" di cui ho parlato prima.
Però, il suo è un movimento legato alla sua persona e che (forse) vedendo l'affluenza bassa che c'è stata a Napoli, potrebbe non avere neppure una credibilità.
Ergo, De Magistris potrebbe essere un fittizio.
Comunque, l'Italia di oggi è tripolare.
Questo ci pone un interrogativo in caso di vittoria del "sì" al referendum sulle (pessime) riforme costituzionali, tra le quali vi è la nuova legge elettorale "Italicum".
Per esempio, un centrodestra diviso non arriva neppure al ballottaggio.
Mentre, un centrodestra unito è competitivo.
Quindi, in caso di vittoria dei "sì", può esserci il rischio che un partito minoritario vada al governo con una maggioranza parlamentare.
Questo è un rischio molto grosso.
Cordiali saluti.
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