Cari amici ed amiche,
vi invito a leggere un articolo di Keyser Soze su "Panorama" che è intitolato "Cosa manca al centrodestra per vincere".
Keyser Soze è un uomo delle istituzioni che da mesi su "Panorama" racconta la politica, dal di dentro. Lo pseudonimo è preso dal film "I soliti sospetti".
Nelle elezioni amministrative, il centrodestra è stato senza lode e senza infamia.
Non ha vinto a Milano ed è stato disastroso a Torino e (soprattutto) a Roma.
Però, ha vinto in città che erano amministrate dal centrosinistra, come Novara, Pordenone, Trieste e Grosseto. Si è confermato a Potenza.
Prima delle elezioni, esso amministrava 31 delle città in cui si è votato.
Oggi, invece, ne amministra 33.
Quindi, non è andato male ma di fronte ad un centrosinistra che è arretrato avrebbe dovuto dilagare.
Non l'ha fatto.
Ora, c'è da chiedersi cosa manca al centrodestra perché esso faccia il salto di qualità e torni vincente.
Al centrodestra oggi manca una leadership.
Per la perdita di agibilità politica del presidente Berlusconi, il centrodestra non ha una leadership.
Il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha provato ad essere un possibile leader del centrodestra.
Non è riuscito nel suo intento.
Il responso delle urne dice che la Lega Nord è una forza importante del centrodestra ma non è trainante.
Qualcuno ha identificato un possibile leader in Stefano Parisi (nella foto).
Il candidato sindaco di Milano sarebbe stato un ottimo candidato a tale ruolo.
Ha ottime competenze.
Tuttavia, un leader deve anche essere in grado di alzare la voce.
In questo Parisi è stato carente.
Per esempio, egli avrebbe dovuto essere più aggressivo, per esempio, riguardo al referendum sulle riforme costituzionali.
Queste elezioni avevano un carattere "anti-renziano".
Parisi avrebbe dovuto aggredire di più le politiche implementate dal premier Matteo Renzi.
Purtroppo, Parisi non l'ha fatto e per un soffio ha perso.
Senza una leadership che sappia unire le forze, il centrodestra rischia davvero di essere zoppo nella corsa al governo.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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