Noi italiani meritiamo la democrazia?

Cari amici ed amiche,

si canta vittoria per le elezioni amministrative.
Si dice che queste elezioni amministrative (che hanno visto risultati clamorosi, come quelli di Torino e Roma, ove ha vinto il Movimento 5 Stelle) siano state un colpo al "renzismo".
Io non sarei così ottimista.
Da una parte, il Partito Democratico ha perso disastrosamente a Torino e a Roma, sconfitto dal Movimento 5 Stelle, mentre a Milano, ove (stando ai sondaggi) il candidato Giuseppe Sala avrebbe dovuto vincere con un vantaggio di 10 punti, ha vinto di poco.

A Torino, la candidata del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino ha vinto con il 54,56%, contro il sindaco Piero Fassino, fermo 45, 44%.

A Roma, la candidata del medesimo movimento Virginia Raggi (nella foto) ha vinto con un rotondo 67,15% contro il candidato del Partito Democratico Roberto Giachetti, che è rimasto fermo al 32, 85%.

A Milano, Sala era dato in vantaggio di 10 punti sul candidato di centrodestra Giuseppe Parisi.

Invece, egli ha vinto prendendo solo il 51,70 % dei voti, contro il 48, 30% di Parisi. 

A Bologna, il sindaco uscente (di centrosinistra) Virginio Merola ha battuto la sfidante Lucia Borgonzoni al ballottaggio, cosa mai accaduta in una città da sempre di sinistra come il capoluogo emiliano.
Inoltre, il centrodestra ha vinto anche in città come Novara, Pordenone, Trieste, Savona e Benevento.

Con il nuovo sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna,  centrodestra si piglia anche Grosseto, città importante della "rossa" Toscana, culla del "renzismo".
A Pordenone, Alessandro Ciriani batte il sindaco uscente di Daniel Giust con quasi il 59% dei voti.

A Novara, la Lega Nord si riprende il Comune.

Cinque anni fa, il candidato di centrosinistra Andrea Ballarè vinse le elezioni, sconfiggendo il candidato di centrodestra Mauro Franzinelli al ballottaggio.

Ora, il candidato della Lega Nord Alessandro Canelli ha riportato Novara alla Lega Nord e al centrodestra, con il 57,77% dei voti. .

A Trieste, con il 53% dei voti, Roberto Dipiazza torna ad essere sindaco, dopo che cinque anni fa era stato battuto dallo sfidante di centrosinistra Roberto Cosolini.
Dall'altra parte, però, vi è il problema dell'affluenza alle urne, che è stata bassa.
In totale, ha votato il 50, 54% degli aventi diritto.
Il dato migliore è stato a Milano, ove ha votato il 51% degli aventi diritto.
Il dato peggiore è stato a Napoli, ove ha votato il 37,89% degli aventi diritto.
Io sono pronto a scommettere, per esempio, che con un'affluenza più alta Sala a Milano non avrebbe vinto.
Sono pronto a scommettere anche che Luigi De Magistris a Napoli non avrebbe vinto o avrebbe vinto di poco con un'affluenza più alta.
Questo ci deve porre un interrogativo in ottica del referendum che ci sarà ad ottobre, sulle riforme costituzionali.
Secondo me, con un'affluenza così bassa, il "sì" , per cui il premier Matteo Renzi si giocherà tutto,potrebbe vincere.
Quindi, io starei bene attento a cantare vittoria.
Se dovessero passare le riforme, con la nuova legge elettorale "Italicum", ci sarebbe il rischio di una vittoria di un partito che , in realtà, risulterebbe minoritario.
Quindi, prima di dire che il "renzismo" è stato sconfitto, bisognerebbe fare una lunga riflessione.

A questo punto, noi italiani meritiamo la democrazia?
Si parla tanto di "rischio per la democrazia" con il "renzismo" ma con un'affluenza così bassa si rischia solo di agevolare ciò.
Cordiali saluti.