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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 18 giugno 2016

Una riflessione sulla questione dell'immigrazione clandestina e dell'islamofobia


Cari amici ed amiche,

quelli che la pensano come me vengono tacciati di essere contro l'Islam e non contro l'immigrazione clandestina in generale.

Ciò è falso.
Io sono contro l'immigrazione clandestina.
Io dico che chi entra qui in Italia deve farlo in modo regolare, con tutti i documenti in regola, a prescindere dalla religione o dal colore della pelle.
Certo, riguardo all'Islam vi è un problema.
La questione dell'Islam è un problema nel problema.
All'indomani della strage avvenuta nel 2004 a Beslan (in Georgia) il giornalista saudita Abel Rahman al Rashed scrisse sul suo giornale Asharq al Aswat:

"E’ un fatto che non tutti i musulmani sono terroristi, ma è ugualmente un fatto che tutti i terroristi sono musulmani. Quelli che hanno sequestrato i bambini di Beslan erano musulmani, quelli che hanno sequestrato e ucciso i dodici nepalesi sono musulmani. Quelli che hanno fatto saltare in aria i complessi residenziali di Riad e di Khoba sono musulmani. Quelli che catturano gli ostaggi li sgozzano sono musulmani. Quelli che conducono gli attacchi suicidi sono musulmani. Bid Laden è musulmano. I suoi luogotenenti, i suoi consiglieri, i suoi manovali sono musulmani. Questo non ci dice niente su noi stessi e sulla nostra società? Lo sceicco Yusuf al Qaradawi, padre di due fanciulli che protette dalla polizia inglese studiano nella miscredente Gran Bretagna, giustifica o addirittura approva le uccisioni dei civili americani in Iraq. Mi domando come farebbe a guardare in faccia la madre di Nick Berg. Mi domando anche come possa pensare d’esser creduto quando alla TV afferma che l’Islam è una religione di pace e misericordia e tolleranza. Noi musulmani siamo malati. Davvero malati, e d’una malattia molto seria. Dovremmo curarla. Il guaio è che per curare una malattia bisogna prima denunciarla, ammettere di averla. E nessuno lo ammette. Nessuno confessa d’esser malato…Non possiamo ripulire il nostro nome se non ammettiamo che il terrorismo è diventato una bruttura tutta islamica, il nostro monopolio esclusivo. Non possiamo redimere i nostri giovani se non ci confrontiamo con gli sceicchi che per darsi un’identità posano a rivoluzionari anzi pseudo rivoluzionari e mandano a morire i figli degli altri. Che i propri figli, invece, li mandano a studiare nelle università americane o europee".

Queste sono parole di un musulmano.
Io mi attengo al pensiero di Magdi Cristiano Allam che dice che esistono musulmani moderati ma non l'Islam moderato.
Che tra i musulmani ci siano delle brave persone è vero.
Però, non esiste un Islam moderato inteso come comunità.
Se esistesse, l'Islam moderato si ribellerebbe a quello fanatico.
Invece, ciò non avviene.
Esistono singole persone moderate ma non esiste una comunità islamica moderata.
Questa situazione è dovuta al fatto che il Corano non sia solo un libro sacro ma un vero e proprio codice giuridico, che nell'Islam la comunità venga prima della persona, che dire qualcosa di diverso dal Corano possa significare mettersi contro la comunità e quindi contro la divinità.
Nell'Islam vi è anche la pratica della taqiyya, della dissimulazione.
Da qui nascono tutti i problemi.
Quindi, prima di parlare di islamofobia, bisogna contare fino a 10.
Cordiali saluti.





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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.