Cari amici ed amiche,
ci sono stati dei nubifragi.
Anche qui a Roncoferraro (Mantova) c'è stato un violento nubifragio l'altra notte.
Ci sono stati fulmini, tuoni, vento, pioggia battente e grandine a tutta forza.
Ora, a fronte di ciò, si torna a parlare delle scie chimiche.
Vi è chi teorizza che si sia trovato il modo di controllare il tempo meteorologico e che qualcuno (molto potente) stia facendo ciò le scie chimiche.
Le scie chimiche sono quelle scie di vapori e di fumo che vengono liberate dagli aerei quando volano.
Ora, è possibile fare piovere.
Perché ciò accada, si spruzzano le nuvole con del nitrato d'argento (AgNO3).
Io usavo questo sale in laboratorio e lo conosco bene.
E' un sale che può provocare ustioni, può inquinare e può essere un comburente.
In presenza di etanolo (alcol etilico, CH3-CH2-OH), esso può formare il fulminato d'argento (o cianato d'argento, AgCNO) che è un esplosivo.
Per fare piovere, alcuni usano anche lo ioduro d'argento (AgI) che è nocivo.
Esso è già usato in ambito meteorologico, come antigrandine.
Infatti, unito al pulviscolo atmosferico, lo ioduro d'argento fornisce nuovi nuclei intorno a cui si condensano le goccioline di pioggia ed i chicchi di grandine.
Secondo la teoria delle scie chimiche che provocano i nubifragi, si spruzzano le nubi con lo ioduro d'argento e/o il nitrato d'argento.
Con miscele che contengono questi composti (che sono sali) vengono "inseminate" le nuvole.
In queste miscele vi sarebbe del ghiaccio secco (CO2) o del gas propano (CH3-CH2-CH3).
Questi ultimi farebbero abbassare la temperatura delle nuvole ed i sali d'argento fornirebbero quei nuclei intorno a cui le goccioline d'acqua si condenserebbero.
Da qui verrebbe fuori la pioggia.
Tuttavia, perché ci sia temporale ( o un nubifragio) servirebbero altre condizioni.
In primo luogo, servirebbero masse enormi di aria calda ed umida.
Poi, servono le correnti ascensionali.
Infatti, i temporali si formano quando masse di aria calda, umida ed instabile che sale.
Ciò è accompagnato da un calo della pressione e da un rafforzamento del vento.
Questo è il classico temporale di caldo, un temporale che si forma quando una massa fredda incontra la succitata aria calda ed umida.
Ciò è definito "fronte freddo".
Si formano così le nuvole, che prima sono cirro-cumuli, poi alto-cumuli e poi cumuli.
L'evoluzione dei cumuli si divide in tre fasi che vengono indicate con questi tre termini latini: cumulus humilis, cumulus mediocris e cumulus congestus.
Queste tre fasi del cumulo sono dovute alle correnti ascensionali.
Il cumulus congestus è lo stadio che precede la trasformazione del cumulo in cumulonembo, la nube temporalesca.
Anche l'evoluzione del cumulonembo si divide in tre fasi: cumulunimbus calvus, cumulunimbus capillatus, cumulunimbus incus.
Il cumulunimbus incus (così chiamato perché assume la forma di un incudine) porta i nubifragi.
Ciò è accompagnato da un calo della pressione e da un rafforzamento del vento.
Questo è il classico temporale di caldo, un temporale che si forma quando una massa fredda incontra la succitata aria calda ed umida.
Ciò è definito "fronte freddo".
Si formano così le nuvole, che prima sono cirro-cumuli, poi alto-cumuli e poi cumuli.
L'evoluzione dei cumuli si divide in tre fasi che vengono indicate con questi tre termini latini: cumulus humilis, cumulus mediocris e cumulus congestus.
Queste tre fasi del cumulo sono dovute alle correnti ascensionali.
Il cumulus congestus è lo stadio che precede la trasformazione del cumulo in cumulonembo, la nube temporalesca.
Anche l'evoluzione del cumulonembo si divide in tre fasi: cumulunimbus calvus, cumulunimbus capillatus, cumulunimbus incus.
Il cumulunimbus incus (così chiamato perché assume la forma di un incudine) porta i nubifragi.
Infatti, il cumulonembo è una nube a sviluppo verticale, la cui forma ricorda quella di un monte, quella di un cavolfiore o quella della panna montata.
Quando la nube incontra una quota in cui vi è dell'aria fredda e stabile, la sua sommità si schiaccia ed assume la forma di un incudine.
La nube si ghiaccia e si forma la grandine.
Quindi, perché ci sia il nubifragio, servono delle condizioni specifiche.
Quindi, perché ci sia il nubifragio, servono delle condizioni specifiche.
Sia chiaro, io non ho pregiudizi e non voglio escludere nulla.
Magari, la teoria delle "scie chimiche" potrebbe anche essere vera.
Però, mancano le prove.
Soprattutto, come ho scritto prima, perché scoppi un temporale servono altre condizioni, come la presenza di masse di aria calda, umida ed instabile che genera correnti ascensionali, le correnti che portano alla nascita del cumulonembo, la nuvola temporalesca.
L'uomo non è certo onnipotente.
Inoltre, ricordo che nella storia ci furono periodi in cui il clima fece delle bizze.
Mi viene in mente il XIV secolo, quando ci furono un clima più freddo e fenomeni che rovinarono i raccolti e non solo.
Cerchiamo di essere realisti.
Ci debbono essere prove che dimostrino la verità della teoria delle scie chimiche.
Cordiali saluti.
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