Guardando una foto messa su Facebook dalla mia amica e collaboratrice Stephanie Caracciolo Arriera Tamagno, ho voluto dedicare un articolo al presidente dell'Uruguay e leader della formazione di estrema sinistra "Frente Amplio" José (Pepe) Mujica.
Io non ho una buona opinione di lui e se si sapessero certe cose anche qui in Italia, molti la penserebbero come me.
Qui in Italia, quando si parla di lui, lo si dipinge sempre come un personaggio positivo, poiché si dice che egli dia il 90% del suo stipendio (12.000 dollari al mese) alle organizzazioni non governative, che viva in una fattoria e che la sua automobile sia un Maggiolino degli anni '70.
Lo si dipinge quasi come un "novello San Francesco d'Assisi dell'America del Sud", che tra l'altro è anche di origini italiane, precisamente genovesi.
La realtà è diversa.
Mujica è abortista e ha sostenuto il matrimonio gay.
Ora, voi dovete sapere che l'aborto fa più morti di tutte le guerre del mondo.
Quanto al matrimonio gay, la mia opinione è nota.
Il matrimonio gay rappresenta la distruzione della famiglia.
Ora, Mujica sta sostenendo le campagne per la legalizzazione della marijuana.
Chi lo sostiene dice che questa misura serve a monitorare la tossicodipendenza.
In realtà, lo Stato diventa spacciatore.
Mujica è anche filo-iraniano e contro Israele!
Quando il presidente brasiliano Lula ricevette l'allora presidente dell'Iran Mahmud Ahmadinejad, Mujica disse che fu un errore isolare l'Iran.
Leggete l'articolo scritto sul sito "Mercopress" che è intitolato "Mujica supports Lula da Silva government style and his Iran policy".
In pratica, per Mujica è giusto sostenere uno Stato che vuole distruggere un altro Stato (Israele) e che nega molti diritti umani.
Se in Italia si sapessero certe cose, le persone si farebbero un'idea migliore.
Cordiali saluti.
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