Libero scambio Unione Europea-Stati Uniti d'America, le incognite!

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del sito "Blitz Quotidiano" che è intitolato "Ue-Usa, libero scambio. Buona partenza a Washington, prossimo ciclo a Bruxelles".

Ringrazio dello spunto l'amico e collaboratore Angelo Fazio.

I recenti colloqui di Washington tra Unione Europea e Stati Uniti d'America hanno sortito questi frutti:

E’ stato uno scambio di opinioni molto produttivo”: così i rappresentanti di Unione europea e Stati Uniti 

– nel corso di una conferenza stampa a Washington – hanno definito il primo round di incontri per arrivare ad un accordo di libero scambio. Il prossimo ciclo di colloqui è stato fissato a Bruxelles in ottobre.

Ora, questo è positivo.

Tuttavia, ci sono delle incognite che riguardano l'Unione Europea.

Essa non ha una vera banca centrale che (come la Federal Reserve statunitense) possa mettere in circolo moneta in caso di crisi.

Quindi, se dovesse ripetersi una crisi come quella attuale potrebbero esserci dei gravi problemi.

Gli Europei non avrebbero soldi a sufficienza per potere comprare i prodotti degli Stati Uniti d'America.

Questo limiterebbe il libero scambio.

Inoltre, ci sarebbe il problema della tutela del prodotto tipico.

Un esempio è stato il caso delle oliere.

Gli Stati del nord (come Germania, Danimarca e Svezia) hanno fatto cassare una direttiva dell'Unione Europea che avrebbe vietato l'uso delle oliere nei ristoranti.

L'olio d'oliva sarebbe stato servito nelle bottiglie e ci sarebbe stata la sua tracciabilità.

Questo avrebbe tutelato i Paesi produttori di olio d'oliva, come l'Italia,

I Paesi del nord (per tutelare i loro interessi) hanno fatto cassare tutto.

Serve una vera politica europea che oggi non c'è.

Queste sono due incognite che potrebbero pesare sugli scambi tra Unione Europea e Stati Uniti d'America.

Cordiali saluti.