L'amico Marco Macrì ha messo questa foto su Facebook, con questa didascalia:
"Nel nostro Paese non vi è più la certezza dell’imparzialità dei giudici. Per questo è un Paese incivile, barbaro, invivibile e non è nemmeno più una vera democrazia!Io credo invece che in Italia, il mio paese, il paese che amo, il paese che tutti noi amiamo, debba esserci ancora e sempre la certezza sulla imparzialità dei giudici.
Il nostro Presidente Silvio BERLUSCONI è ANCORA IN CAMPO PER L'ITALIA!
SOSTIENILO ANCHE TU!
TUTTI INSIEME CONTRO IL COLPO DI STATO DEI MAGISTRATI!".
Quando c'è solo un'ombra sulla certezza dell'imparzialità dei magistrati, la democrazia è a rischio.
Il presidente Berlusconi non molla e fa bene, anche se Vittorio Feltri, direttore del quotidiano "Libero", ha scritto un articolo intitolato "Feltri: "Cav finito. Doveva scappare finché aveva il passaporto"".
Questa è chiaramente una provocazione del noto giornalista.
Però, questa provocazione ha un fondo di verità.
Infatti, il presidente Berlusconi avrebbe potuto evitare la condanna, scappando all'estero.
Invece, ha preferito restare qui e lottare.
Una fuga sarebbe stata vista come un'ammissione di colpevolezza dai mass media di sinistra.
Invece, egli ha scelto di restare e di affrontare il rischio di una decadenza dallo scranno del Senato.
Questo dimostra che sulla sua colpevolezza ci sono forti dubbi.
Leggete quest'altro articolo del quotidiano "Libero" che è intitolato "Cassazione, un testimone contro Esposito. "Diceva: Berlusconi mi sta sulle palle, gli faccio il mazzo".
Ora, se il Partito Democratico dovesse votare a favore della decadenza, si metterebbe a rischio la tenuta del governo.
Il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha detto che gli elettori puniranno chi farà cadere il governo, anteponendo gli interessi personali a quelli del Paese.
Letta ha detto il vero ma gli elettori puniranno il Partito Democratico.
Se il governo cadrà, il Partito Democratico dovrà rispondere di ciò.
Infatti, il Popolo della Libertà (con il presidente Berlusconi in testa) si è mostrato responsabile.
Fin dal giorno seguente alle elezioni ha sempre perseguito la linea delle larghe intese, visto il risultato elettorale.
Al contrario, il Partito Democratico ha tenuto il Paese bloccato per più di due mesi, pur non fare accordi con il Popolo della Libertà.
Mi ricordo dell'allora segretario democratico Pier Luigi Bersani che cercava l'accordo con il Movimento 5 Stelle e di quest'ultimo che gli rispondeva picche, insultandolo.
Per due mesi, l'Italia è rimasta senza governo perché il Partito Democratico non voleva accordarsi con il Popolo della Libertà.
Ora, temendo di perdere consensi e per problemi interni, il Partito Democratico ha rispolverato il vecchio anti-berlusconismo e cerca di fare cadere il governo, attaccando il leader del Popolo della Libertà.
Questa è la vera irresponsabilità!
Cordiali saluti.
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