Nel sud dell'Italia vi sono comunità croate, greche ed albanesi.
Oggi, vi voglio parlare della comunità di Bivongi, un Comune della Provincia di Reggio Calabria.
Questo Comune della Vallata dello Stilaro ha una doppia anima, una cattolica ed una ortodossa.
Proprio così, a Bivongi vi è una delle più importanti comunità greco-ortodosse.
Questa comunità ortodossa è figlia di quel dominio bizantino che iniziò dopo la guerra gotico-bizantina (535-553) e che finì solo nel 1061, anno in cui si sancì l'inizio del dominio normanno.
Durante quel periodo, si stabilirono in varie parti del sud dell'Italia molti monaci basiliani.
Basti pensare all'abbazia di San Filippo Fragalà, che si trova a Frazzanò, in Provincia di Messina.
Questi monaci si stabilirono nel sud dell'Italia dal 726 AD, quando l'imperatore Leone III Isaurico emanò un decreto con cui propugnò l'iconoclastia, ossia la distruzione delle immagini sacre, ritenute dall'imperatore come un residuo del paganesimo.
In Calabria, i basiliani furono molto presenti.
Come mostra la cartina qui sotto (presa dal sito dell' "Atlante della Chiesa") la parte dell'Italia meridionale che comprende le attuali Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia furono sotto il Patriarcato di Costantinopoli dall'VIII al l'XI secolo AD.
Questo di fatto ci può dire che quelle terre furono sotto il Patriarcato di Costantinopoli e che quando ci fu lo scisma d'Oriente (1054 AD) una parte della popolazione passò alla Chiesa ortodossa e che con l'arrivo dei Normanni (1061) ci fu un ritorno a Roma di questa popolazione.
Bivongi rappresenta quello che ancora oggi sopravvive di quell'epoca e di quell'impero che dal 1453 non c'è più.
Per saperne di più, leggete l'articolo del blog "Cronache calabresi" che è intitolato"Arte bizantina in Calabria".
Cordiali saluti.
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