Cari amici ed amiche.
Leggete l'editoriale scritto su "Italia chiama Italia" dal direttore Ricky Filosa che è intitolato "Berlusconi, Bossi, Bersani: quando i vecchi non vogliono mollare".
In questo editoriale si parla dello stato dei partiti politici italiani.
Io ho preso spunto per esprimere una mia opinione.
Incomincio parlando del Popolo della Libertà, che è il mio partito.
Io penso che l'unico veramente intoccabile del Popolo della Libertà sia proprio il presidente Silvio Berlusconi.
Egli mantiene unito il centrodestra ed il partito stesso.
Finché non si troverà una persona capace di sostituirlo, lui deve restare al timone.
Angelino Alfano, a mio modesto parere, è un ottimo ministro ed è una persona rispettabilissima ma non è un leader.
Per quanto riguarda il resto, vanno rivisti i coordinamenti, sia a livello nazionale e sia quelli locali.
Molto spesso, il Popolo della Libertà ha perso elezioni che avrebbe potuto vincere facilmente e non è stato capace di dare una giusta risposta alla politica per errori di gestione delle campagne elettorali e per divisioni che i coordinamenti locali non sono stati in grado di sanare.
Quanto accaduto qui a da me, a Roncoferraro (Mantova) è un esempio.
Certo, il ritorno a Forza Italia darà la spinta ad un rinnovamento.
La nuova Forza Italia dovrà allargare gli orizzonti per quanto concerne le alleanze, aprendo (per esempio) al MAIE, il Movimento Associativo degli Italiani all'Estero.
Quanto al Partito Democratico, purtroppo, tutta la nomenclatura importante è ancora legata al vecchio Partito Comunista Italiano.
Certo, c'è il sindaco di Firenze Matteo Renzi che vuole proporre qualcosa di diverso.
Tuttavia, Renzi ha due nemici: il Partito Democratico e sé stesso.
La vecchia nomenclatura del Partito Democratico non lascerebbe tanto facilmente il timone a Renzi e (secondo me) quest'ultimo verrebbe di conseguenza logorato.
Renzi, però, è anche troppo ambizioso.
La vecchia nomenclatura è fautrice di accordi con i partiti massimalisti, allontanando la sinistra italiana da ogni sinistra europea ed occidentale.
Quest'ultima preferirebbe Enrico Letta, che diventerebbe un "nuovo Romano Prodi", dietro a cui ci sarebbe un'alleanza larga che partirebbe dal centro e finirebbe alla sinistra radicale e in cui ci sarebbe tutto ed il contrario di tutto.
Quando si eccede con l'ambizione si rischia di perdere la bussola e di anteporre il proprio interesse a quello del Paese.
La Lega Nord sta cambiando le persone.
Tuttavia, il peso dello storico leader Umberto Bossi è forte.
Quest'ultimo ed i suoi fedelissimi fanno pressione sul nuovo segretario Roberto Maroni e sui suoi sostenitori.
La Lega Nord deve riprendersi la sia identità di partito federalista.
Certo, l'"alternativa" a questi partiti è il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, la classica "cura peggiore del male".
Nel Movimento 5 Stelle vi sono il qualunquismo (in cui si contesta tutto senza proporre) ed ogni veto ad ogni opera buona, come la TAV Lione-Torino o la Variante di Valico.
Il Movimento 5 Stelle è fautore delle "decrescita felice".
In Italia non si investe perché mancano le infrastrutture ed il Movimento 5 Stelle è contro le infrastrutture.
Addirittura, sul suo blog, un suo esponente ha attaccato Sergio Marchionne.
Leggete l'articolo intitolato "Delocalizziamo Marchionne".
Marchionne ha pienamente ragione a dire che in Italia non si può investire. I motivi sono evidenti: mancano le infrastrutture, ci sono troppe tasse, c'è troppa burocrazia e c'è una giustizia inefficiente.
L'ideologia di Grillo e dei suoi va nella direzione opposta.
I partiti si devono rinnovare, altrimenti l'anti-politica prevarrà!
Un rinnovamento è possibile?
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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