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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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sabato 24 agosto 2013

Parlamento in ferie, italiani all’estero (e non) incazzati



Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo che è stato scritto su "Italia chiama Italia" dal direttore Ricky Filosa e che è intitolato "Parlamento in ferie, italiani all’estero (e non) incazzati".
Io non mi scandalizzo tanto del fatto che i politici si facciano un paio di settimane di ferie.
Ovviamente, quando dico "un paio di settimane" dico proprio "un paio di settimane", non un giorno di più.
Io mi scandalizzo di più dello stato immobilismo in cui versa oggi questa politica.
Questo immobilismo non è solo nel mese di agosto ma tutto l'anno.
Questo vergognoso immobilismo è dovuto alla contrapposizione fondata sull'odio personale e non sulle idee.
Basti pensare al caso del presidente Berlusconi.
E' evidente che nel processo Mediaset ci siano state delle cose quantomeno irrituali.
Inoltre, la nostra Costituzione non prevede la retroattività delle leggi.
Ergo, nel caso, specifico i reati contestati al presidente Berlusconi (ammesso che siano stati compiuti) risalgono a prima dell'entrata in vigore della "Legge Severino", che risale al 6 novembre 2012 .
Tra l'altro, l'8 luglio scorso, gli stessi senatori del Partito Democratico avevano presentato un disegno di legge che esclude la retroattività della "Legge Severino".
Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Berlusconi non deve decadere Lo dice anche il ddl del Pd".
Però, quando l'imputato si chiama Silvio Berlusconi le cose cambiano.
Così, il Partito Democratico vuole fare fuori il presidente Berlusconi ed il Popolo della Libertà non può stare a guardare.
Questo ha bloccato il governo Letta, che è sostenuto da entrambi i partiti.
Il governo Letta è bloccato anche da altre questioni, come l'IMU (Imposta Municipale Unica).
Il Popolo della Libertà vuole abolirla sulla prima casa (cosa che è stata concordata anche quando è stato fatto il programma di governo) ed il Partito Democratico (per una sua questione ideologica) la pensa nel modo opposto e crea problemi.
Io mi scandalizzo più di questo.
Dell'articolo del direttore Ricky Filosa sono interessanti questi due brani:

"Ultima settimana d'agosto. Anche l'estate 2013 sta per concludersi. Per molti è già finita: appena qualche giorno di ferie e poi di nuovo alle prese con il lavoro e le fatiche quotidiane. Per tantissimi altri italiani non è mai neppure iniziata davvero: per tutti quelli che sono rimasti a casa perché per andare in villeggiatura ci vogliono i soldi e soldi non ce ne sono; per chi è rimasto senza lavoro; per quei giovani che di questo passo invecchieranno nelle case dei propri genitori, mantenuti a vita da mamma e papà. Difficile pensare positivo in quest'Italia che non offre nulla di buono alle nuove generazioni, nessuno sbocco professionale, nessun riscatto sociale, nessun sogno dorato che non si dissolva da svegli...




Italia Chiama Italia, i nostri più affezionati lettori lo sanno bene, non si è fermata un attimo. Noi siamo quell'informazione che non va in vacanza. Quale vacanza può esistere per chi ha l'ambizione di essere sempre presente, per chi ha scelto come una missione di raccontare la vita politica, sociale, economica dei giorni che viviamo? Siamo quel quotidiano online che non ha mai ricevuto un solo centesimo di contributo pubblico ma che garantisce il servizio alle migliaia di lettori che quotidianamente ci seguono con interesse e affetto. Noi siamo quel giornale che va avanti grazie alla passione di una squadra giovane e dinamica che non molla, non vuole mollare, mai. Siamo volontariato puro, energia, impegno e costanza. Siamo il coraggio di inseguire un sogno, all'ennesima potenza. E, fanculo la modestia, siamo i numeri uno in quel che facciamo, i numeri uno soprattutto nell'informazione che riguarda gli italiani nel mondo. Non fosse altro per il fatto che noi non abbiamo tutti quei quattrini - in qualche caso si tratta di centinaia di migliaia di euro, se non milioni - che hanno invece altre testate giornalistiche
.".


Io sono un sostenitore di "Italia chiama Italia".
Quel giornale non ha finanziamenti da parte dello Stato né da poteri forti e (di conseguenza) ha una larghissima libertà di esprimere le varie opinioni, sempre nel rispetto di tutti, e cerca di raccontare la situazione reale del nostro Paese.
La situazione del nostro Paese è chiara: ci sono tante potenzialità (come la cultura) ma è mal gestito.
Ad esempio, fare impresa in Italia è difficile, per il costo elevato dell'energia elettrica, la burocrazia elefantiaca, le tasse elevate, il potere di interdizione dei sindacati (che si appoggiano anche a certa magistratura politicizzata), la giustizia lenta ed inefficiente e la carenza di buone infrastrutture.
Riguardo alla burocrazia, basti pensare anche al fatto che in Italia si debba pagare il bollo dell'auto.
Questo sfavorisce anche la motorizzazione.
Riguardo alle infrastrutture, appena le si vuole fare, arriva il primo comitatino di paese che (sostenuto da certi movimenti, come il Movimento 5 Stelle) blocca i lavori perché la ferrovia, la strada o l'autostrada non deve passare sull'orticello del sindaco di quel comune o sul giardino di qualche suo importante elettore.
Tutto ciò genera la povertà e la disoccupazione.
Da disoccupato (che tra l'altro non ha neppure un'automobile propria, un po' come lo sceriffo Grady Byrd, personaggio della nota serie TV "Hazzard" che aveva sostituito Rosco P. Coltrane e che era impersonato da Dick Sergent) posso confermare.
Perché, una volta per tutte, non si pensa a cambiare questa situazione?
Cordiali saluti.








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