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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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venerdì 30 agosto 2013

Le anomalie della sentenza al processo Mediaset


Cari amici ed amiche.

Un articolo de "Il Giornale" che è intitolato "La Cassazione ha fretta Ma le motivazioni sprint sono piene di anomalie" spiega le anomalie del "Processo Mediaset", processo in cui il presidente Berlusconi è stato condannato.
E' interessante la parte dell'articolo che recita:

"In più, è un unicum con la firma di tutti e cinque i giudici della Cassazione e non solo di relatore e presidente, come succede normalmente, proprio per ribadirne la collegialità e difendere dalle critiche Esposito.

Tutte ragioni che la fanno apparire ancor più una sentenza politica, che acriticamente ha confermato le due precedenti, quasi con un copia e incolla. Nel "gioco di specchi" del sistema di evasione fiscale di Mediaset l'immagine che rimbalzava era sempre quella di Silvio Berlusconi. Il leader PdL, secondo la sentenza della Cassazione di cui ieri è stata resa nota la motivazione, era "l'ideatore" del "meccanismo del giro dei diritti tv che a distanza di anni continuava a produrre effetti illeciti di riduzione fiscale per le aziende a lui facente capo in vario modo". La sezione feriale della Suprema corte deposita 208 pagine in cui spiega perché ha reso definitiva la condanna del Cavaliere.

Oltre alla fretta in cui, nella calura ferragostana, si è voluta mettere la parola fine sulla controversa vicenda che rischia di escludere dalla scena politica il capo del maggiore partito di centrodestra, un particolare è significativo: come abbiamo detto, tutto il collegio dei 5 giudici firma la sentenza e non solo il relatore Amedeo Franco insieme al presidente Antonio Esposito. Un fatto inusuale, se non addirittura unico, e il significato è evidente dopo le polemiche per l'intervista di Esposito, in cui ha anticipato questa stessa motivazione finendo sotto osservazione per un procedimento disciplinare e per un possibile trasferimento d'ufficio da parte del CSM. Ora che molte ombre pesano sull'imparzialità della sentenza gli altri giudici del collegio fanno fronte comune in difesa del presidente, sottolineando con il loro gesto l'unanimità della decisione e delle sue argomentazioni. E dando sempre più l'impressione di una sentenza politica, sulla difensiva rispetto alla gran mole di obiezioni che sono emerse in queste settimane in modo eclatante. Tutta di conferma delle due condanne precedenti
.".

In pratica, la tempistica con cui la magistratura ha agito dà il sospetto di una sentenza politica.
In quel periodo, il governo Letta (che è stato voluto dal presidente Berlusconi) stava passando una fase delicata, dovuta alla questione dell'IMU.
Colpire il presidente Berlusconi sarebbe significato cercare di destabilizzare ulteriormente il governo, ponendo fine alla pacificazione, oltre a volere distruggere il presidente Berlusconi, il leader del più importante partito di centro-destra.
Inoltre, questa fretta di volere dare una sentenza diceva che essa fosse già scritta ed il fatto che il giudice Antonio Esposito abbia fatto quell'intervista al giornale "Il Mattino" in cui parlava delle motivazioni della sentenza, ancora prima che essa fosse depositata, ci deve lasciare presumere che tutto fosse stato già scritto.
Chi è capace di intendere...intenda!
Si vuole impedire al Popolo della Libertà di lavorare.
Per fortuna, ciò non è avvenuto.
L'articolo del blog del Ministro dell'Infrastrutture Maurizio Lupi (che è intitolato "Missione compiuta: abbiamo tolto l'IMU (anche) sulla prima casa") parla dell'abolizione dell'IMU, un successo del Popolo della Libertà.
Cordiali saluti.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.