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sabato 24 agosto 2013

Dalla biblioteca di "Tradizione Famiglia Proprietà": La vera gloria nasce dal dolore!

Cari amici ed amiche.

Il mio fidatissimo collaboratore ed amico Angelo Fazio mi ha inoltrato questo testo del sito dell'Associazione "Tradizione Famiglia Proprietà" che è intitolato "La vera gloria nasce dal dolore":


"Da lontano, la folla guarda, con la solita ammirazione, una parata dei granatieri della Regina in tenuta di gala. Da tempo, la tattica militare ha reso inutile tenute come queste: pantaloni neri, dolman rossi con cinturoni ornati di bianco, guanti bianchi, grande cappello di pelo. Ma esse si conservano per gli effetti morali, cioè per mantenere la tradizione e far vedere al popolo lo splendore della vita militare
La gloria, in effetti, deve essere espressa per mezzo di simboli. Di questi si serve Dio per manifestare agli uomini la Sua grandezza. E in ciò, come d'altronde in tutto, dobbiamo imitare Dio. La divisa dei granatieri, la sua marcia impeccabilmente ritmata e allineata, l'orgoglio con cui il portabandiera conduce l'insegna e il picchetto indica la direzione della marcia, il rullare dei tamburi e il suono delle trombe, tutto esprime la bellezza morale inerente alla vita militare: elevazione di sentimenti, abnegazione fino a versare il sangue, forza nell'avanzare, nel riuscire e nel vincere, disciplina, serietà, eroismo insomma. C’è gloria, e vera gloria, che brilla in tutto questo ambiente.
".

Ringrazio Angelo.
La foto qui sopra mostra i granatieri della regina d'Inghilterra che fanno la loro parata.
Ora, questi rituali sono ben più di una semplice manifestazione di folclore.
Essa rappresenta rituali antichi del rispetto di un'autorità antica qual è la monarchia britannica.
Ora, il rito di per sé è un simbolo, qualcosa che unisce.
Prendiamo, per esempio, la liturgia.
Com'è noto, con l'avvento della Riforma protestante, la liturgia subì una trasformazione.
Per inciso, non è un caso il fatto  che oggi citi la Riforma protestante, visto che il 24 agosto 1572 ci fu la famosa "Notte di San Bartolomeo", la notte in cui in Francia in cattolici e gli ugonotti si scontrarono e in cui ci fu un massacro di persone.
Con  il protestantesimo, fu distrutta l'unità della Chiesa ed anche i riti subirono un forte cambiamento.
Nei Paesi protestanti, la liturgia latina della Chiesa cattolica fu sostituita da un'altra liturgia "popolare".
Un rito sostituì un altro rito.
Così avvenne anche in Francia, nel 1789, con la Rivoluzione francese.
Le feste religiose furono sostituite da feste civili.
La stessa cosa ci fu anche nell'Unione Sovietica.
Feste come la Pasqua ortodossa furono rimpiazzate da feste dedicate ai capi sovietici.
Anche nella Germania nazista ci fu la stessa cosa.
La liturgia cristiana fu sostituita da una "liturgia" neo-pagana.
E' evidente che, per attecchire, tutte le idee figlie di quel male che il professor Plinio Correa de Oliveira chiama "Rivoluzione" si debbano servire dei rituali.
Un modo per uccidere un popolo non è l'uso delle armi ma la distruzione dei suoi usi e dei suoi riti.
Cordiali saluti. 





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