A quanto pare, il governo potrebbe cadere.
A mio modesto parere, il Popolo della Libertà è stato più che responsabile.
Le elezioni del febbraio scorso non hanno decretato la vittoria di nessuno e l'Italia era ingovernabile.
Dal giorno successivo alle elezioni, il Popolo della Libertà (con il leader Silvio Berlusconi in testa) si è detto favorevole alla formazione di un governo di larghe intese con il Partito Democratico e Scelta Civica.
Al contrario, il Partito Democratico ha tenuto l'Italia bloccata per due mesi perché non voleva fare l'accordo con il Popolo della Libertà e cercava (anzi cercava di elemosinare) l'appoggio del Movimento 5 Stelle, senza riuscire ad averlo.
Basti ricordarsi delle umiliazioni subite dall'allora segretario Pier Luigi Bersani quando si incontrava con capigruppo di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle Roberta Lombardi e Vito Crimi, umiliazioni che si erano viste anche in streaming, o agli epiteti che Beppe Grillo gli lanciava dal suo blog.
Alla fine, vedendo che non c'erano altre vie, il Partito Democratico si è dovuto arrendere e ha dovuto fare l'accordo con il Popolo della Libertà.
A quanto pare, quella sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna di Berlusconi ha distrutto ogni residua speranza di mantenere la concordia nella maggioranza e nel Paese.
Il Partito Democratico, per il suo mal di ventre interno, vuole votare la decadenza di Berlusconi dallo scranno di senatore.
Ora, fare decadere Berlusconi significherebbe mancare di rispetto a quei 10.000.000 di italiani che hanno votato il centrodestra e Berlusconi stesso.
E' chiaro che il Popolo della Libertà non possa tollerare ciò.
Rivolto al Popolo della Libertà, il Presidente del Consiglio Enrico Letta dice che chi farà cadere il governo si prenderà le sue responsabilità e sarà punito dagli elettori.
Io sono d'accordo sul fatto che chi farà cadere il governo sarà punito dagli elettori.
Però, siamo sicuri che ad essere punito sarà il Popolo della Libertà?
A ben guardare, il Partito Democratico ha sempre creato dei problemi.
Basti pensare alla questione dell'Imposta Muncipale Unica (IMU) sulla prima casa.
Il Popolo della Libertà la vuole abolire e questo era stato previsto nel programma di governo.
Il Partito Democratico (che pure sostiene questo governo e che esprime il Presidente del Consiglio) si sta rimangiando la parola.
Il Ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge continua a parlare di ius soli e di abolizione del reato di clandestinità, cose a cui il Popolo della Libertà è contrario.
Il ministro Kyenge è del Partito Democratico.
Ora, il Partito Democratico vuole votare la decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore.
E' noto a tutti che una parte consistente del Partito Democratico non voglia questo governo.
Non mi riferisco solo al deputato Giuseppe Civati o alla senatrice Laura Puppato, da sempre contro questo governo, ma anche allo stesso Enrico Letta che continua a dire: "Questo non era il governo che sognavo".
Quindi, non è detto che un'eventuale caduta del governo sia da addebitare al Popolo della Libertà che, anzi, è stato più che responsabile.
Ricordo che, su richiesta di Letta, i ministri del Popolo della Libertà non hanno partecipato alle manifestazioni.
Questo la dice lunga.
Un cordiale saluto.
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