Cari amici ed amiche.
La foto qui sopra mi è stata inoltrata dall'amico Marco Macrì, attraverso Facebook.
Non so se sia stato un colpo di Stato ma quanto è accaduto ieri è stato gravissimo.
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a quattro anni di carcere che è stata inflitta al presidente Berlusconi.
Ora, la gravità della questione sta nel fatto che contro il presidente ci sia un vero e proprio accanimento giudiziario.
L'accusa contro il presidente, che era imputato, nel "processo Mediaset", è quella di frode fiscale.
Ora, mentre tanti evasori fiscali che ci sono e che di fatto sono impuniti o che ancora attendono un verdetto, il presidente Berlusconi è stato trattato con molta solerzia dai magistrati.
Non vi pare quantomeno irrituale?
Inoltre, dal 1994, il presidente non è più al vertice di Mediaset.
Le accuse risalgono a presunti fatti avvenuti dopo il 1994.
Queste accuse non hanno fondamento.
Eppure, i magistrati hanno portato avanti i loro teoremi.
Questo è gravissimo!
Di fatto, il processo è partito senza garantire il principio di presunzione di innocenza dell'imputato.
Inoltre, va detta un'altra cosa: se un medico sbaglia e fa morire il paziente paga. Se un autista causa un incidente paga. Se un politico sbaglia paga. Se un magistrato commette un errore, non paga mai!
Qui c'è qualcosa che non va.
I magistrati sono diventati una casta intoccabile!
C'è chi contesta il Papa, il Presidente della Repubblica, il Governo ed ogni altra cosa.
Però, i magistrati non possono essere contestati.
Chi critica una sentenza di un magistrato rischia di passare per "reo" e rischia anche dei provvedimenti legali.
Inoltre, si stanno distruggendo un uomo che rappresenta milioni di italiani ed un'azienda che dà lavoro a parecchia gente!
Da disoccupato trovo tutto questo grave.
Parlando proprio da disoccupato, quanto detto ieri dai magistrati mi ha fatto rabbia e mi ha disgustato.
Qui sotto c'è il video di ieri del presidente Berlusconi.
Da un grande male deve nascere un bene!
Salviamo la nostra democrazia!
Cordiali saluti.
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