Leggete questo articolo del blog di Beppe Grillo che è intitolato "Amiantopoli: le sorprese nascoste della Variante di valico".
A Beppe Grillo non basta attaccare il progetto della TAV Lione-Torino.
Ora, egli attacca anche il progetto della Variante di Valico, il nuovo tratto compreso tra Bologna e Firenze dell'Autostrada A1 Milano-Napoli.
Dal blog del comico genovese viene sollevato lo spettro dell'amianto della galleria "Sparvo".
La Variante di Valico è fondamentale.
Essa farà parte dell'asse principale che collegherà il nord dell'Italia al sud.
Come ha detto anche l'ingegnere Alberto Selleri, le montagne sono un problema da risolvere, per le infrastrutture.
L'Autostrada A1 Milano-Napoli passa attraverso la zona appenninica tra Bologna e Firenze, una zona molto complessa sul piano morfologico e geologico.
La vecchia autostrada A1 (finita nel 1964) non riesce più a sopportare il traffico.
Ad oggi, infatti, l'autostrada è percorsa da oltre 90.000 veicoli al giorno, il doppio rispetto a quando l'autostrada fu completata.
Io conosco molto bene quell'autostrada (avendola percorsa tante volte) ed essa è caratterizzata da forti pendenze e curve molto strette.
Negli ultimi dieci anni si sono verificati ben ventimila incidenti.
Vi sono delle gallerie ma oramai esse sono inadeguate.
Infatti, l'attuale autostrada passa sopra le montagne.
La Variante di Valico vi passa nel mezzo.
Essa scorrerà 225 più in basso rispetto all'attuale autostrade, avrà un'ampiezza doppia rispetto all'attuale autostrade e sarà caratterizzata da nuovi viadotti e 41 nuove gallerie, il 75% delle quali supererà i due chilometri, a differenza dell'attuale autostrada, di cui solo la galleria "Banzole" (tra Rioveggio e Pian del Voglio) supera il chilometro (1290 m, in carreggiata nord, 1216 m, in carreggiata sud).
Le nuove gallerie saranno fatte secondo i criteri di sicurezza e le migliori tecnologie disponibili.
Se non si dovesse fare la Variante di Valico e se la situazione dell'attuale autostrada dovesse peggiorare, l'Italia si spaccherebbe in due.
Ora, io vorrei porre questa domanda: chissà perché quando si vuole fare una nuova infrastruttura si inizia a parlare di amianto e di problematiche varie?
La risposta è ovvia: c'è chi non vuole che le infrastrutture si realizzino.
Quello che fanno certi movimenti, come il Movimento 5 Stelle, è una forma di terrorismo psicologico.
Si spaventa la gente per fare in modo che le infrastrutture non si facciano.
La gente spaventata viene istigata contro chi vuole fare le infrastrutture.
Ricordo che in Italia si investe poco perché mancano delle infrastrutture adeguate.
A questo punto, sono sempre più convinto che qualcuno stia pilotando certi movimenti per fare sì che l'Italia non cresca.
Tra l'altro, quando si fanno infrastrutture simili, ci sono le Conferenze dei Servizi, con cui si dialoga con le realtà locali.
Quindi, quello che dicono certi movimenti è pretestuoso.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento