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lunedì 10 settembre 2012

Storia d'Italia,serve verità!

Cari amici ed amiche.

Sul blog dell'Istituto di Ricerca Storica delle Due Sicilie, ho trovato questo articolo scritto lo scorso 3 luglio ed intitolato "I morti borbonici a Fenestrelle furono quattro!":


"NAPOLI - Le caxxate che dobbiamo subire, che subiamo da 151 anni e più in verità, ma che nell'ultimo anno, grazie al patriottismo "sincero" di personaggi come il parassita della repubblica, sono aumentate di numero e d'intensità, sono, come gli "esami" di De Filippo, NON FINISCONO MAI.
Già lo scorso anno, una notissima trasmissione televisiva (RAI, Superquark), dovendo farsi perdonare un servizio obbiettivo di qualche anno prima su i Borbone e sul Regno delle due Sicilie, intervistava un illustre cattedratico che ci "illuminava" su cosa era veramente Fenestrelle. -Una Fortezza- direte voi,- un Lager- qualcuno più informato si azzarderà a dire. Nooooo!!! Sbagliato!! era un noto casinò in cui i reclusi, oops, che sbadato, quali reclusi? gli ospiti volevo dire, passavano il tempo giocando d'azzardo. Naturalmente possiamo immaginarli, li vediamo, questi soldati Napoletani, con le loro divise estive, lontani da casa, lontani dagli affetti, lontano dalla Patria (quella vera), al mite clima dei 1200 metri di altitudine, di una vetta piemontese, che con nonchalance giocano alla "roulette" piuttosto che a "chemin de fer".
Ma ecco che uno dei "più autorevoli ed obbiettivi" giornali, quel "Repubblica" diretto prima da Eugenio Scalfari ed ora da Ezio Mauro, ci illumina su un'altra verità". I "morti" a Fenestrelle. Juri Bossuto, già consigliere regionale di Rifondazione comunista e ora volontario proprio a Fenestrelle, neo-dottore in giurisprudenza, ci svela attraverso la penna di Massimo Novelli: "Ho trovato riferimenti a quattro morti nel novembre del 1860, in seguito a malattie polmonari". Vedete quante calunnie diffondono questi "zzozzoni affricani", questi nostalgici di un passato che fu? Solo "QUATTRO" i morti invece dei numeri che questi diffamatori sostengono da anni. Salvo poi spiegare: "Non si sa con esattezza quanti militari borbonici persero la vita al Forte San Carlo."
Un rigurgito di obiettività?
Una domanda sorge spontanea a me che sono notoriamente borbonico, monarchico, affricano e chi più ne ha più ne metta: per quanti anni sono stati "ospitati" in questa ridente località (come? ah non erano risate, i denti i soldati li battevano dal freddo? chi l'avrebbe mai detto!) e quanti sono i decessi avvenuti negli anni successivi al '60?
Continua Bossuto: "I "Napoletani (*)" vennero alloggiati nei quartieri militari e nutriti fin da subito..
Nutriti fin da subito, si ma con cosa? Immaginiamo ancora questi accaniti giocatori d'azzardo, satolli di ottimo cibo, giocarsi intere fortune al baccarat (con i lauti mezzi di cui potevano disporre nel rinomato casinò sabaudo).
Ma Bossuto aggiunge: "il vitto, unito al freddo costante della valle, non era sicuramente d'aiuto alla quotidianità dei soldati delle Due Sicilie".
Non era d'aiuto il freddo della valle? immaginiamoci il freddo delle vette ! E soprattutto non saranno state d'aiuto, rammentiamo, le divise estive che i poveretti indossavano: Ma immaginiamo che qualche altro scienziato tra breve verrà a dirci che a tutti erano stati donate confortevoli pellicce di zibellino.
Infine, conclude con l'unica parte quasi condivisibile in toto "La verità porta onore a tutti i i caduti, le bugie infangano tutti e ogni causa".
Ma io che sono politicamente scorretto oltre a tutto quello già ricordato sopra, concludo: La Verità vera porta onore soprattutto a chi in condizioni miserrime, ha preferito affrontarLe piuttosto che rinnegare il giuramento fatto a Dio ed al Re ed ha valorosamente combattuto, aggredito, vilmente aggredito, per difendere Dio, la propria Patria, il proprio Re, la propria famiglia, la propria Casa, la propria Terra.
".

Al di là delle varie polemiche, vorrei dire una cosa.
Sul Risorgimento va fatta chiarezza.
Se, con un vero progetto unitario,  l'Italia unita sarebbe stata più forte è altrettanto vero questa unificazione dell'Italia all'epoca distrusse il sud ed oggi il suo retaggio crea problemi al nord.
Fu vero il fatto che il Regno delle Due Sicilie non fosse stato affatto messo male.
Anzi, il Regno delle Due Sicilie era ricco ed aveva importanti commerci con l'Inghilterra ed altri Stati.
Le "corporazioni di Osso, Mastrosso e Carcagnosso", la mafia, la camorra e la 'ndrangheta erano sotto controllo.
Poi, nel 1860, qualcosa cambiò.
Arrivarono Garibaldi ed i suoi "Mille".
Questi ultimi ebbero l'appoggio della mafia.
Basti pensare a Pepe Rizzotto, un ex garibaldino che si mise con la mafia.
Giuseppe Garibaldi fu lo strumento con cui il Regno di Sardegna (il Piemonte) poté conquistare il Regno dello Due Sicilie.
Con l'aiuto della mafia, Garibaldi creò scompiglio in Sicilia.
Ciò destabilizzò il Regno delle due Sicilie, che venne conquistato dal Regno di Sardegna.
Forse, non tutti sanno che nel nord Italia, gli unici che stavano bene erano i lombardi, i veneti, i trentini ed i friulani, coloro che erano sotto il dominio austriaco.
La dimostrazione fu quanto accadde nel 1848 a Goito, qui nella mia provincia, Mantova.
A combattere contro gli austriaci del maresciallo Radetzky non furono i mantovani ma furono piemontesi, emiliani e toscani.
Lo stesso Radetzky affermò che gli sarebbe bastato impiccare preti ed avvocati.
Era evidenti il riferimento ai "Martiri di Belfiore" , dove c'erano un prete, don Enrico Tazzoli, e massoni che congiurarono contro gli Austriaci.
Se andate al castello di San Giorgio, a Mantova, troverete le celle in cui essi furono rinchiusi, sulle cui pareti vi sono i simboli massonici.
Ora, questa gente non faceva parte del popolo mantovano ma erano parte di certe "elites".
Il popolo mantovano stava bene anche con gli Austriaci.
Invece, a stare veramente male, furono i piemontesi del Regno di Sardegna, che erano molto indebitati con le banche estere.
Per saperne di più, seguite il link http://cronologia.leonardo.it/storia/a1864e.htm.
Essi videro nella conquista del resto d'Italia una possibilità di arricchimento.
Questo loro triste proposito venne attuato.
Il sud fu saccheggiato.
Ora, Roncoferraro, il Comune in cui abito, è Comune risorgimentale.
Qui si svolsero importanti battaglie del Risorgimento, specialmente nella zona di Governolo.
Per saperne di più, seguite il link   http://www.governolo.it/160_anniversario/160_anniversario_1848.htm.
L'amministrazione comunale aveva fatto festeggiamenti vari.
Io avevo proposto di fare delle "Tavole rotonde" che trattassero i temi risorgimentali, anche con fonti di contro-cultura, ossia dell'"altra parte", come l'Impero Austro-Ungarico o il Regno delle Due Sicilie.
Era stato un vero peccato che questa mia proposta non fosse stata accolta.
Essa sarebbe servita per fare luce su questa storia confusa e anche per capire i problemi attuali del nostro Paese.
Qui sotto c'è la locandina della Commemorazione dei soldati che morirono il 1 ottobre del 1860, durante la Battaglia del Volturno.
Essa si terrà il 6 ottobre.
Cordiali saluti.





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Ringrazio un caro amico di questa foto.