"“Nessun paese ha diritto di respingere i migranti”, dice il superiore dei Gesuiti, Arturo Abascal, mentre Papa Francesco si prepara a celebrare un'altra messa per i migranti. In arrivo intanto una infornata di cardinali ultra progressisti pro migranti, dal vescovo bolognese Zuppi all'alfiere della soumission Michael Fitzgerald, che Benedetto XVI aveva persino retrocesso a nunzio. E poi Jean-Claude Höllerich, forse l'ultimo “cattolico” del Lussemburgo. Il Vaticano sta lavorando per auto-liquidarsi nel grande vortice migratorio dell'indifferenza culturale e che sta destabilizzando la società occidentale? Mala tempora currunt".
Ora, io non voglio fare la solita "predica" contro Papa Francesco (il quale oggi ha avuto la sventura di rimanere bloccato in ascensore ed è stato liberato dai pompieri) ma un problema lo debbo pure denunziare.
Questo spostamento a sinistra della Chiesa è preoccupante.
Ci sono uomini di Chiesa che non fanno altro che parlare di migranti e di porti aperti mentre bollano il difendere la propria identità come "nazismo" e non parlano della difesa di valori come la vita e la famiglia.
Questa non è la Chiesa che conosco io.
Non è la Chiesa che mi ha educato.
Questa nuove "Chiesa" è ben diversa da quella che salvò la civiltà, dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente.
Questa nuove "Chiesa" è ben diversa da quella che salvò la civiltà, dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente.
Questi ecclesiastici stanno distruggendo la Chiesa perché di fatto ha perso completamente di vista quella che è la sua missione, ossia la cura delle anime, e si sta trasformando in un partito o in un sindacato.
Io mi ricordo di preti che dicevano che difendere il valore della propria identità culturale è importante.
Del resto, lo stesso Gesù Cristo non predicò mai al popolo israeliano dicendogli di rinunciare di fatto alla propria cultura.
Semmai, egli annunziò la salvezza futura per tutti, senza buttarla in politica.
Questa deriva rischia davvero di fare affondare la nave di San Pietro.
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