Ieri, c'è stato uno spettacolo indegno della nostra politica.
Per colpa del Movimento 5 Stelle e della sua sete di potere, un partito che nessuno vuole più al governo sta per riprendere potere.
Sto parlando del Partito Democratico.
Quando era al governo, il Partito Democratico non ha fatto gli interessi del nostro Paese.
Ha fatto quelli della Francia, della Germania e di tutti coloro che stanno a loro dietro.
Il 18 marzo 2018, il Partito Democratico è stato spedito all'opposizione con il voto democratico, voto che oggi risulta essere annullato.
Del resto, la sinistra è nota per essere andata più volte al potere senza il voto.
Penso al ribaltone del 1994, in cui ci fu il governo "tecnico" presieduto da Lamberto Dini che fu andò su dopo la caduta del primo governo presieduto da Silvio Berlusconi.
In seguito, si parlò di un ricatto alla Lega Nord.
Nel 1996, Romano Prodi vinse le elezioni ma non ebbe la maggioranza assoluta alla Camera e così dovette fare un patto di desistenza con Fausto Bertinotti e la sua Rifondazione Comunista, i quale lo fecero cadere nel 1998.
Poi, ci furono tre governi di centrosinistra non eletti da nessuno, che si ressero sull'opera di trasformismo operata da un gruppo di parlamentari eletti nel centrodestra.
Nel 2006, vinse ancora il centrosinistra con Romano Prodi ma non fu una vittoria vera.
Infatti, alla Camera prese solo 24.000 voti in più del centrodestra e (per via di una legge elettorale giudicata poi incostituzionale) ebbe il 55% dei deputati.
Al Senato, il centrodestra prese poco più di 100.000 voti in più del centrosinistra ma quest'ultimo ebbe due senatori in più per via del contestato voto estero.
Inoltre, il centrosinistra fu un'accozzaglia in cui si misero insieme Domenico Fisichella, Paola Binetti e Clemente Mastella, da una parte, e Franco Turigliatto, Emma Bonino e Wladimir Luxuria, dall'altra.
Una compagine così implose dopo due anni.
Nel 2008, il centrodestra vinse le elezioni ma nel 2011, a seguito di un'operazione di trasformismo di una parte dei parlamentari di quella compagine e con una trama ordita da Parigi e da Berlino, ci fu imposto il governo presieduto da Mario Monti, con l'appoggio del Partito Democratico.
Nel 2013, nonostante i sondaggi, il centrosinistra non vinse le elezioni e ci fu un'Italia tripolare.
Si dovette fare il governo presieduto da Enrico Letta, il quale in seguito si resse con un pezzo del centrodestra che fece un'opera di trasformismo.
I successivi governi presieduti da Matteo Renzi e Paolo Gentiloni andarono avanti con questa maggioranza.
Dunque, a che serve andare a votare?
Votare è un diritto che però viene calpestato.
A questo punto, mi spiace dirlo, una persona si sente legittimata a non andare a votare.
Questo non è bello perché con il non voto la nostra democrazia muore.
Però, oramai, è un dato di fatto che a decidere il governo del nostro Paese sia gente che con il nostro Paese non ha nulla a che fare.
Questa sinistra viene buttata fuori dalla porta e rientra dalla finestra, tornando a fare danni e a fare l'interesse di chi ogni giorno insulta il nostro Paese.
Se l'Italia è una "Repubblica democratica", io sono il re d'Inghilterra.
Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia fanno benissimo a contestare e ad andare in piazza.
L'auspicio è che la manifestazione sia partecipata e che chi ci vuole governare (senza avere un reale consenso) capisca ciò.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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