Com'è noto, l'arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi sarà creato cardinale da Papa Francesco.
L'arcivescovo Zuppi è noto per le sue posizioni pro-migranti, pro-Islam, amico del Partito Democratico e contro Matteo Salvini.
Ora, lo dico a chiare lettere: questa non è più la Chiesa che conosco io.
Su "La Civetta", la rivista dell'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione" di Mantova, scriverò un articolo completo sul disagio che serpeggia tra noi cattolici nei confronti della linea adottata da Papa Francesco.
Penso che ai lettori de "La Civetta" possa interessare.
Anche io ho questo disagio.
In una Chiesa che ha sostituito la croce Cristo con la falce ed il martello, io mi sento in difficoltà.
La mia fede è messa a dura prova.
Per me, la Chiesa è sì un luogo in cui tutti sono accolti ma è anche un luogo in cui non si parla di politica.
Semmai, in essa, si difendono i valori come la famiglia e la vita.
Io vorrei ricordare che per colpa dell'ideologia comunista morirono tanti cristiani.
Sembra che a questa Chiesa di oggi ciò non interessi.
Anzi, si è fatto un accordo con Pechino, un accordo che in realtà è svantaggioso per i cattolici cinesi.
In più, in questa Chiesa non si fa altro che parlare di migranti.
Però, i poveri sono anche tra noi ma di questi ultimi non si parla.
Riguardo all'Islam, per esempio, non riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele mi pare folle
Israele è la garanzia per i cristiani della zona che noi chiamiamo "Terra Santa".
Dunque, questa Chiesa (per me) è motivo di disagio.
Io non rompo con essa solo per la mia fede in Cristo.
Però, questa Chiesa crede ancora in Cristo o ha scelto "idoli" come Karl Marx?
Il cardinale Zuppi è l'emblema di questo declino.
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