La decisione è presa.
Alle prossime elezioni europee, voterò Direzione Italia, il partito di centrodestra fondato da Raffaele Fitto.
Ora, la mia decisione non è contro il presidente Berlusconi, al quale debbono essere riconosciuti tantissimi meriti e di cui difenderò l'operato.
Il primo merito è stato l'avere impedito ai comunisti di salire al potere.
Però, anche se sono un moderato, non sono mai stato un centrista.
Ideologicamente, io sono vicino al centrodestra modellato sulle idee di Ronald Reagan e Margaret Thatcher e di Bibi Netanyahu.
Perciò, io ho fatto questa mia scelta, dopo mesi di riflessione.
Il Partito Popolare Europeo, a cui è affiliata anche Forza Italia, si è attaccato troppo al Partito Socialista Europeo.
Questa strana coppia di partiti (che dovrebbero essere alternative tra loro) ha prodotto personaggi come Juncker e Moscovici, personaggi che hanno fatto odiare questa Unione Europea.
Perciò, io ho deciso di essere coerente con le mie idee, scegliendo di votare un partito che si rifà alle idee dei Conservatori e Riformisti Europei, un'area politica in cui ci sono tanti moderati che però hanno idee precise.
In quest'area vi è anche il Conservative Party del Regno Unito.
Solo cercando di votare quei partiti moderati ma critici verso questo modello di Europa si può cercare di portare un cambiamento verso le politiche del liberalismo.
Anzi, un voto a Direzione Italia può cambiare realmente il panorama politico europeo, inducendo il Partito Popolare Europeo a rompere con i socialisti, portando il centrodestra in Europa.
Un'Europa a guida conservatrice-liberale può fare la differenza.
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