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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 7 aprile 2019

Memoria Hypatiae/ Memoria di Ipazia

Certu 'ntô lu Sanctus Nomu Dei...
accussì violentia ficinu...
cum petri et cunchigghi...
li parabolani...comu 'n pugna...
cuntru Hypatia...pì ignorantia...
et cuntru la scientia...
et granni fu blasphemia.

Italiano:


Certo nel Santo Nome d'Iddio...
così violenza fecero...
con pietro e conchiglie...
i parabolani...come in guerra...
contro Ipazia...per ignoranza...
e contro la scienza...
e grande fu la blasfemia.


Questa mia poesia (scritta in maccheronico siciliano e in italiano) parla di quanto accadde ad Ipazia (350 o 370-415).
Ora, Ipazia fu uccisa ad Alessandria d'Egitto (ove stava) in un tumulto causato da una folla di monaci parabolani che la ebbero in odio.
Questo fatto è ancora oggi usato come uno stigma contro di noi cristiani.
In realtà, Ipazia ebbe anche molti allievi cristiani.
Ricordo che la filosofia neoplatonica fu di interesse anche di dotti cristiani, come San Basilio Magno, San Gregorio Nazianzeno e San Gregorio di Nissa, che fecero parte della famiglia monastica dei Padri cappadoci, una famiglia monastica di filosofi cristiani ellenistici vissuta nel IV secolo D.C.
Anche il prefetto d'Egitto Oresto (morto nel 415) era buoni rapporti con Ipazia ed era un cristiano.
Dunque, la questione di Ipazia può essere spiegata in modo molto semplice: ella fu uccisa da un gruppo di fanatici che la accusarono di avere istigato Oreste a non conciliarsi con il vescovo di Alessandria di allora, Cirillo, la cui posizione in merito alla morte della dotta ancora oggi non è chiara.
Certamente, Cirillo ebbe dei meriti di fede, che gli fecero guadagnare il titolo di "Doctor Incarnationis" e l'onore degli altari, ma fu anche un uomo del suo tempo, con tutti i limiti.
Tuttavia, sembra che riguardo ad Ipazia sia usato lo stesso metro di giudizio che fu usato contro gli ebrei riguardo a Gesù Cristo.
In passato, gli ebrei furono accusati di essere un "popolo deicida", di avere ucciso Gesù Cristo.
In realtà, come fu stabilito nel Concilio Vaticano II, il popolo ebraico non fu il "popolo deicida".
A determinare la morte di Cristo furono solo un gruppetto di sacerdoti del Sinedrio (forse per motivi più politici che religiosi) con l'azione pratica dei pagani.
Se Pilato non avesse mai dato l'autorizzazione, la crocifissione di Cristo non sarebbe mai avvenuta.
Certamente, deve essere detto anche che il popolo ebraico di oggi non abbia alcuna relazione con la crocifissione di Cristo.
Quindi, bisogna stare attenti a non demonizzare un gruppo per un fatto molto grave.
Ad uccidere Ipazia non furono i cristiani di allora nel complesso, come noi (cristiani di oggi) non siamo responsabili di quella morte.
Infatti, ad uccidere Ipazia fu un gruppo di fanatici che (forse) agì per motivi assai diversi dalla fede.
Bisogna sempre contestualizzare i fatti.



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".