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giovedì 6 settembre 2018

Lega, cade il castello accusatorio?

Su "Il Giornale" , sono riportate le carte che scagionerebbero la Lega dalle accuse di avere fatto sparire dei fondi.
Questo è uno stralcio dell'articolo:



"Trentasei pagine per spiegare le ragioni del diritto e salvare il diritto alla politica. In queste pagine riportiamo i passaggi fondamentali della memoria depositata al tribunale di Genova dagli avvocati Roberto Zingari e Giovanni Ponti, componenti del collegio difensivo incaricato di tutelare gli interessi della Lega nel processo sull’accusa di truffa sui rimborsi che risale alla vecchia gestione del partito.

Ma che i giudici hanno usato contro l’attuale gestione. La memoria difensiva della Lega si fonda sostanzialmente su tre cardini. In primo luogo, la Sentenza del 28 giugno 2018 della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) che sancisce la non punibilità tramite confisca di un soggetto diverso dall’esecutore di un reato. In secondo luogo, la totale liceità delle somme attualmente nelle disponibilità del Carroccio in quanto rivenienti da donazioni, da contributi dei parlamentari e dal 2X1000. In ultima istanza, si sottolinea come la rilevanza costituzionale del partito politico in quanto tale lo escluda, per volontà del legislatore, dalle sanzioni previste dalle norme sulla responsabilità amministrativa. A seguire ampi ampi stralci del documento"
.

Ergo, le accuse rivolte alla Lega riguardano la vecchia gestione del partito e non quella attuale.
Dunque, vi sarebbe la responsabilità personale di coloro che avevano in gestione il partito prima del 2013.
La gestione attuale è in mano ad altre persone. 
Lo scandalo era scoppiato nel 2012, con il caso di Francesco Belsito, l'allora tesoriere del partito, che aveva stanziato oltre 7 milioni di rimborsi elettorali in investimenti in Paesi stranieri come la Tanzania, Cipro e la Norvegia.
Inoltre, da quello che ho capito leggendo i giornali, i soldi che sarebbero stati sottratti non sarebbero 49.000.000 di Euro ma circa 1.000.000 di Euro, per danno erariale, e la cosa riguarderebbe solo coloro che gestivano il partito prima del 2013.
Tra l'altro, sempre come riporta "Il Giornale", "dalla relazione redatta da PriceWaterhouseCoopers del 27 luglio 2018 e dalla relativa documentazione allegata emerge che, dopo l'esecuzione dei sequestri, sui conti intestati alla Lega Nord sono confluiti circa 5.618.000 euro. Di questi: 1) circa 4.788.000 euro sono costituiti da erogazioni liberali, donazioni, finanziamenti, sovvenzioni effettuate da cittadini (persone fisiche o, in minima parte, per 42.000 euro, società), da candidati alle elezioni, da parlamentari e da somme derivanti dal tesseramento; 2) circa 730.000 euro provengono dal 2x1000 (e, quindi, da cittadini). Il tutto per un totale di 5.518.000 euro. Ne consegue che, se le somme sono di accertata provenienza lecita e non si sono mai confuse con il profitto avendo una propria identificabilità fisica, le stesse non possono essere sequestrate quale profitto del reato".
Dunque, questo castello accusatorio avrebbe delle fondamenta molto deboli.
Certa gente, che su Facebook scrive cose oscene contro la Lega, farebbe bene ad informarsi.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.