Cinquanta #migranti scesi dalla #Diciotti e presi in affido dalla #Cei svaniti nel nulla. Ma tranquilli, non è fuga, è “allontanamento volontario”. Non fosse tragico, sarebbe comico— Daniela Santanchè (@DSantanche) 5 settembre 2018
Prendo questo "tweet" dell'onorevole Daniela Santanchè per commentare la questione dei migranti affidati alla Chiesa che sono fuggiti.Questi migranti erano a bordo della nave "Diciotti" e sono stati presi in consegna dalla Conferenza Episcopale Italiana, che prima li avrebbe collocati nel centro di Rocca di Papa (vicino a Roma) e poi li avrebbe distribuiti nelle varie diocesi che avrebbero accettato di prendersene carico.
I migranti fuggiti sono cinquanta e non quaranta, come si era scritto prima.
Ora, la vicenda è grottesca.
Infatti, coloro che avevano la responsabilità riguardo a loro hanno parlato di "allontanamento volontario" e non di "fuga".
Cosa significa questa espressione?
Non mi sembra che tra "l'allontanamento volontario" e la "fuga" vi sia tanta differenza.
Forse, questi "signori" pensano che noi italiani siamo un branco di cretini?
Inoltre, la vicenda dimostra due cose.
In primis, è mancata la sorveglianza.
In secundis, l'episodio dimostra che queste persone non sono profughi fuggiti dalla guerra o dalla persecuzione ma sono immigrati irregolari per motivi economici.
Dunque, le giustificazioni di coloro che hanno avuto la responsabilità riguardo alla custodia di queste persone possono fare sorridere.
In realtà, non c'è niente da ridere.
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