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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 4 settembre 2018

Disastro svedese

Questa è la nota di Giulio Meotti che ho trovato su Facebook:
"Occhi puntati sulla Svezia. Ok, in Italia siamo tutti dei cafoni abbronzati, leggiamo poco, abbiamo atavici istinti razzisti e usiamo ancora meno il cervello, per cui il “populismo” qui ha avuto gioco facile. Ok, in Germania sono ancora sotto sotto un po' nostalgici della Wehrmacht, e anche lì ha avuto gioco facile. Per non parlare dell'Austria, tutti che si farebbero ancora sculacciare da una SS in una birreria. Per non parlare dell'Ungheria di Orban, anche quella piena di antisemiti in doppio petto. Ma la Svezia? Eh no, la Svezia no. Lì leggono tutti, tutti che sorridono, tutti che curano il bene pubblico, tutti che rispettano l'ambiente, tutti che ascoltano gli Abba e comprano Ikea, tutti che si fanno un figlio da soli e lo vaccinano dal virus nazionalista, tutti che sono accoglienti, tutti che sono atei ed emancipati, tutti che sono felici di spendere il 1.4 per cento del proprio Pil in rifugiati. Ma domenica si vota e anche lì si rischia che sbanchino i Democratici Svedesi, destra pesante. Sarebbe la più grave sconfitta della sinistra al potere praticamente ininterrottamente dal 1917. E tutto questo ha un nome: multiculturalismo. La Svezia da cartolina è in ginocchio a causa del caos sociale e delle violenze. L'immigrazione di massa non controllata ma facilitata come il lievito dell'umanità sta destabilizzando tutta l'Europa. Prima la sinistra lo capirà anziché incolpare troll russi fake news e altre amenità simili, più possibilità avrà di sopravvivere alla fine di questo terremoto. Forse".

La Svezia, il "Paradiso della sinistra", è oggi un Paese in una situazione disastrosa.
Quel Paese è così malmesso che ha perso persino la sua identità.
La Svezia di oggi vive in un ossimoro.
Infatti, da una parte, essa ha aperto ad ogni tipo di "libertà", a cominciare dai matrimoni omosessuali, che sono benedetti anche dalla Chiesa luterana locale, una Chiesa che fino al 2000 è stata anche Chiesa di Stato.
Tra l'altro, stando agli ultimi dati, il 59,4% degli Svedesi si dichiara fedele alla Chiesa di Svezia ma solo il 2% frequenta le sue funzioni domenicali.
Ergo, fare parte di quella Chiesa o meno non fa differenza, dato che oramai essa è secolarizzata al suo interno.
Dall'altra, essa ha di fatto eretto l'islamismo a fatto normale.
Ricordo che, per esempio, l'islamismo perseguita gli omosessuali.
Se non è un ossimoro questo...non so cos'altro possa essere.
Riguardo all'antisemitismo, ricordo che la Svezia appoggia i Palestinesi ed è contro Israele.
Oramai, il Paese non ha più un'identità.
Tutti parlano svedese ma molti non si sentono realmente parte di quella nazione.
Forse, arriverà il giorno in cui "per paura di offendere i non cristiani", gli "Svedesi" (se così si potranno definire) faranno levare la croce dalla "loro" bandiera.
Quella croce fu voluta da re Giovanni III Vasa (21 dicembre 1537-27 novembre 1592), un re che tentò di riportare la Svezia al cattolicesimo.
Forse, invece di attaccare tanto il nostro ministro degli Interni Matteo Salvini o il premier ungherese Vitktor Orban, questa sinistra faccia autocritica e rifletta sul fatto che molti suoi esponenti sostengano coloro che vogliono distruggere la nostra libertà.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.