La presidentessa della Camera dei Deputati Laura Boldrini ha dichiarato guerra a coloro che la attaccano in rete.
Certo, ho posto la questione in modo ironico.
Ella ha deciso deciso di querelare tutti coloro che la attaccano.
Ora, esprimo un parere.
Mi pare ovvio che gli attacchi personali e gli insulti siano cose da non fare.
Questo vale tanto in rete quanto nella vita reale.
Però, va detto anche che con certe affermazioni Laura Boldrini se le sia andata a cercare.
Sistematicamente, la presidentessa della Camera dei Deputati salta fuori con esternazioni che (quantomeno) sono "pittoresche", per non dire fuori dalla realtà.
Per esempio, mentre ci sono aziende italiane in crisi, italiani che (come me) sono senza lavoro e famiglie italiane in difficoltà, Laura Boldrini parla di "accoglienza dei migranti" come se fosse la cosa più importante di questo mondo.
Da italiano in difficoltà, io mi sento preso in giro da questa persona che dovrebbe rappresentare le nostre istituzioni.
Invece di minacciare di querela la gente, Laura Boldrini provi a farsi una giornata tra la gente del Paese reale.
Visto il numero di nemici che si è fatta, Laura Boldrini dovrebbe denunciare mezza Italia, se non il Paese intero...ad eccezione dei quattro gatti che la supportano.
Ella dovrebbe chiedersi il motivo di tutto questa acredine nei suoi confronti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Il 'se lo è andato a cercare' è un'affermazione molto triste e molto ricorrente in italia (mi vengono in mente le donne violentate). E nel merito è triste sia se riguarda la boldrini, che Salvini.
RispondiEliminaNon ne esce benissimo.
La signora presidentessa non ne esce bene.
RispondiEliminaOgni volta che parla, ella dice delle cose che (francamente) sono inopportune.
La priorità non è fare venire qui da noi i migranti ma è sistemare l'Italia.
I migranti, al giorno d'oggi, non portano ricchezza, visto che noi siamo un Paese in crisi.
La signora presidentessa continua a dire che noi "dobbiamo accogliere i migranti" mentre ci sono italiani in difficoltà.
Ripeto, io sono contro gli insulti però la signora presidentessa dovrebbe imparare a pesare le parole.
Io concordo su molto poco circa quanto dice la 'presidentessa'. Ma gli insulti non rientrano nel mio vocabolario. E soprattutto non dovrebbe rientrare nel vocabolario di nessuno il 'se lo è andato a cercare'. È una frase ricorrente quanto triste nel nostro paese. Chi lo ripete non ne esce benissimo. È lo stesso che si sente circa Salvini.
RispondiEliminaLaura Boldrini non dovrebbe dire certe cose. Ella dovrebbe rappresentare noi italiani e non gli immigrati.
RispondiEliminaVa bene, allora la chiamo puttana e dico 'se l'è cercata'.
RispondiEliminaComplimenti.
E fino a prova contraria in democrazia ognuno è libero di dire quel che vuole senza dover esser costretto a subire insulti.
State perdendo la bussola.
Lei è completamente suonato.
RispondiEliminaLaura Boldrini è una persona che ricopre una carica istituzionale.
Quindi, in primis, ella DEVE fare gli interessi del popolo che rappresenta!
La signora presidentessa Boldrini, invece, pensa più agli immigrati mentre ci sono italiani che sono in pessime condizioni.
La gente avrà pur il diritto di essere arrabbiata per questo?
Se tanti la contestano ci sarà un motivo?
Bisogna distinguere la contestazione dall'insulto.
Ovviamente, l'insulto non è accettabile.
Tanti contestano la signora Boldrini senza insultarla ed io temo che ella non voglia proprio essere contestata.
Si legga la nota Filippo Facci.
Spero di essere stato chiaro.
Chi riveste cariche pubbliche non perde di certo la libertà di espressione. E che la boldrini faccia l'interesse o meno degli italiani lo decideranno questi ultimi alle urne e non certo lei per essi.
RispondiEliminaIl 'se l'è cercato' è rivolto agli insulti e non certo alle contestazioni, le quali sono il sale della democrazia e su cui di certo non si è aperta alcun problema. Infatti le denunce della boldrini sono per forza di cosa rivolte agli insulti e non alle legittime contestazioni. Lei ha buttato il sasso e ora sta nascondendo la mano.
Se vuole avallare l'odio politico conservi almeno la dignità di non nascondersi dietro astruse acrobazie linguistiche.
Il problema sono gli insulti alla boldrini, non le legittime contestazioni. Per lei gli insulti se li è cercati? Ha scritto di sì. Si vergogni.
Questo articolo sarà segnalato: il 'se l'è andato a cercare' è disgustoso. È ora di smetterla col bullismo on line e con questa epoca di odio politico.
RispondiEliminaSalvo rettifica, naturalmente.
RispondiEliminaIn primis, io sono contro il bullismo.
RispondiEliminaLei pensi ai disoccupati (come me) che si sentono dire: "Accogliete i migranti! Pensate ai migranti!"
Io (a fronte di codeste frasi) avrò anche il diritto di sentirmi preso in giro?
Io mi sento preso in giro e tanta gente la pensa come me.
Che poi la violenza sia da condannare è ovvio e vale per tutti.
Questa è la mia risposta: https://thecandelabraofitaly.blogspot.it/2017/08/il-lettore-che-si-sente-insultato-da-me.html
RispondiEliminaLei ha il diritto di sentirsi preso in giro e di contestare. Non ha il diritto di giustificare gli insulti (se l'è cercata) né di insultare i suoi interlocutori (zecca rossa).
RispondiEliminaCiò è il minimum della legalità, oltre che della buona educazione e della socialità.
Altrimenti fa il violento verbale.
Violento, io?
RispondiEliminaIo ho solo contestato le frasi della signora Boldrini.
Ha capito?
Spero di essere stato chiaro.
Lei, signor Mario, mi attribuisce delle cose che non ho fatto.
E poi, la pianti di parlare del voto.
RispondiEliminaLaura Boldrini era stata candidata in una lista bloccata di Sinistra Ecologia Libertà (un partito che oggi non esiste più) e senza preferenze.