Premetto: io non sono fascista.
La famiglia di mio padre lo è. Penso a mio nonno che la prese male quando gli parlai male di Benito Mussolini o a mio fratello che ogni tanto va a Predappio, città natale del duce.
Io ho fatto un'altra scelta, scegliendo il conservatorismo (Stephen Gardiner, Sidney Sonnino, Margaret Thatcher, Ronald Reagan) ed essendo dichiaratamente filo-israeliano.
Piuttosto che visitare Predappio, che per me non è meta di pellegrinaggio, anche se è un luogo storico importante, preferisco andare alla vicina Sarsina e ricevere la benedizione con il collare di San Vicinio e visitare il museo romano.
Magari, potrei proporre Sarsina (che diede i natali al commediografo latino Tito Maccio Plauto) come meta per una gita dei soci del Comitato Manifestazioni Roncoferraro.
Non è di questo che voglio parlare.
Voglio parlare, invece, degli squadristi antifascisti, coloro che, in nome dell'antifascismo, arrivano ad attaccare persone e seminano tensioni.
Premesso il fatto che io non voglia riabilitare il fascismo, trovo vergognoso ed assurdo che certi personaggi vogliano fare una sorta di "damnatio memoriae" di quel regime, cercando di cancellarlo ad ogni costo.
Questa è una violenza fatta alla storia.
Il fascismo fa parte della nostra storia. Questo è un dato di fatto.
Che poi l'opinione su di esso posso essere positiva o negativa è un'altra cosa.
La cosa certa è che il fascismo fa parte della nostra storia.
Però, penso che sia stupido volerlo cancellare come si cancella con una gomma un uno scarabocchio fatto su un foglio con una matita.
Per questo motivo, trovo sbagliati (e veramente stupidi) certi atteggiamenti, come quello della presidentessa della Camera Laura Boldrini, la quale vede il fascismo anche nel sostenere semplicemente che l'immigrazione non è una risorsa e che vi è un legame che tra Islam e terrorismo.
Ella sembra ossessionata dal fascismo.
Invece, bisogna cercare di capire il motivo per cui il fascismo ascese al potere.
Bisogna analizzare la storia e non fare delle omissioni.
Non è, per esempio, condannando chi va a Predappio o cercando di non parlare del Ventennio che si evita il rischio di ricomparsa del fascismo.
Anzi, così si rischia di avere l'effetto opposto.
Certe ideologie sono da combattere con la memoria e ciò comporta il dovere analizzare la storia e cercare di capire il motivo che fece salire il fascismo.
Inoltre, visto che siamo in democrazia, se una persona è fascista, ha il ritratto di Mussolini a casa sua e se ne va a Predappio per i cavoli suoi che problema dà alla comunità?
Finché non fa atti veramente eversivi, il problema non sussiste.
Ogni cosa deve avere un suo limite.
In nome dell'antifascismo si fecero cose veramente assurde, come quella della donna che urinò sulla prima tomba di Mussolini nel cimitero di Milano.
Si rischia davvero di fare dello "squadrismo antifascista", bollando come "fascisti" anche coloro che semplicemente criticano la visione buonista di certi personaggi.
A tale proposito, vi suggerisco di vedere lo stralcio del film di Bernardo Bertolucci "Novecento" che mostra l'adesione al fascismo.
La scena è girata nel Santuario della Beata Vergine Maria Assunta delle Grazie di Curtatone, qui in Provincia di Mantova.
La storia deve avere la memoria.
Non possiamo non parlare del fascismo.
Se non si parlasse del fascismo, non potremmo parlare della II Guerra e di tutto ciò che da essa saltò fuori.
Molto probabilmente, se mi fossi trovato in una scena come quella narrata dal film, io avrei fatto come Pioppi.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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