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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 29 agosto 2017

I rifugiati non hanno diritto alla casa

Un articolo di Franco Londei porta all'attenzione delle cose importanti.
Questo è uno stralcio:

"Una volta che un richiedente asilo ottiene il riconoscimento di rifugiato ha accesso immediato a tutta una serie di Diritti che nello specifico sono:

accesso al lavoro;

diritto al ricongiungimento familiare;diritto all’assistenza sociale;

diritto all’assistenza sanitaria;

diritto a richiedere un documento di viaggio equipollente al passaporto;

diritto all’istruzione pubblica;

diritto di circolare liberamente all’interno del territorio dell’Unione Europea (esclusi Danimarca e Gran Bretagna) senza alcun visto, per un periodo non superiore a 3 mesi;

diritto a chiedere la cittadinanza italiana dopo 5 anni di residenza in Italia;

diritto al matrimonio;

diritto a partecipare all’assegnazione degli alloggi pubblici;

diritto al rilascio della patente di guida.

Nel caso la protezione sia “solo” sussidiaria i Diritti acquisiti sono invece:
accesso al lavoro (per una durata non superiore la durata del permesso di soggiorno);

diritto al ricongiungimento familiare;

diritto all’assistenza sociale e sanitaria;

rilascio di un documento di viaggio equipollente al passaporto;

diritto a partecipare all’assegnazione degli alloggi pubblici.

Infine, il riconoscimento della protezione umanitaria dà diritto:

a lavorare sul territorio italiano;

ad accedere all’assistenza sanitaria;

al rilascio di un documento di viaggio equipollente al passaporto.

Allora, in tutta questa lunga serie di Diritti che si acquisiscono nel momento in cui si viene riconosciuti come persone che hanno Diritto alla protezione internazionale non c’è il Diritto alla casa come d’altra parte non c’è il Diritto a rimanere a carico del sistema nazionale. Un rifugiato deve quindi trovarsi una casa per conto suo e trovarsi un lavoro per poter vivere e pagarsi la casa di tasca sua. Lo Stato non ha alcun obbligo nei suoi confronti
.".

Ergo, i rifugiati possono partecipare all'assegnazione degli alloggi ma non hanno nessuna preminenza e nessuna priorità nel diritto di avere la casa.
Quindi, quanto accaduto in questi ultimi giorni a Roma dà solo un messaggio sbagliato e distorto.
Quei rifugiati che a Roma hanno fatto quel casino sono stati aizzati contro la polizia dai soliti movimenti comunisti che ignorano il fatto che uno Stato di diritto tuteli il diritto di proprietà.
Occupare abusivamente un immobile altrui va contro questo diritto.
Questo è un dato di fatto.


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