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giovedì 31 agosto 2017

Fondamentalismo islamico, due parole

Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio dell'articolo sul sito "Internetica" che è intitolato "Fondamentalismo: diabolica unità tra religione e politica":
"Queste parole di Padre Samir, risalgono al 2005. Sentite che roba:

"In effetti, da un certo punto di vista, il mondo musulmano sembra risvegliarsi dal torpore e dal silenzio. Negli ultimi mesi le fatwa (i giudizi islamici) contro gli attentati di Londra, Turchia, Egitto e più lontano Beslan e Madrid si sono moltiplicate. Ma queste condanne sono da studiare. Il Consiglio dei Musulmani che ha condannato le parole di Siddiq Khan, si è subito affrettato ad aggiungere che “la guerra in Iraq e la nostra politica in Medio Oriente” hanno alimentato “il radicalismo in una parte della nostra gioventù musulmana”.


E ancora:

"Ma bisogna avere il coraggio di dire che la radice della violenza nell’Islam è la mescolanza fra politica e religione. Questo intreccio spiega perché il mondo musulmano, in nome dell’Islam, difende il terrorismo palestinese: questa è la più grande violenza che si possa fare contro la Palestina, perchè rende sempre più difficile la soluzione del problema palestinese.
Va detto per inciso che è inaccettabile anche una difesa di Israele a partire dalla religione o dalla Bibbia; o una difesa delle violenze dei cristiani a partire dalla fede.
È necessario aiutare l’Islam a separare la religione e la politica. E l’Occidente può farlo frenando tutte quelle richieste islamiche fondamentaliste che si fanno in Europa sul velo, la carne halal (lecita), la libertà di insegnamento islamico e la libertà delle moschee
."

Io credo che tutto ciò è significativo.".

Le parole in rosso di Samir K.
Le altre, invece, sono del grande Angelo, che ringrazio.
Queste parole riportano una grande verità: nell'Islam non esiste distinzione tra religione e vita secolare e quindi tra Chiesa e Stato.
Tutto è incentrato sul Corano.
Dal Corano è tratto il codice giuridico.
Per il Corano non esiste esegesi.
In quel libro vi sono anche espressioni contro gli ebrei e noi cristiani.
Da qui partono i problemi.
Dico anche qualcosa sulla difesa di Israele.
Con tutto il rispetto, quella di Samir mi sembra una visione utopica di una Palestina che vive in pace con Israele.
Questa cosa è irrealizzabile, visto che le forze pro-Palestina sono apertamente ostili ad Israele e agli ebrei.
La difesa di Israele non parte dalla Bibbia ma dal diritto internazionale, che l'ha riconosciuto legalmente, anche se non può essere negato il legame tra gli ebrei e quei luoghi del Medio Oriente, cosa che l'UNESCO vuole fare, violando la storia.
Va detto anche Israele è oggi la garanzia per i luoghi santi dei cristiani.
Quei cristiani che vanno contro Israele fanno un danno a loro stessi.



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