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domenica 27 agosto 2017

Analizziamo lo Spartito del Diavolo

Spartito del Diavolo

Torno a parlare del Principato di Lucedio e dello Spartito del diavolo e lo faccio prendendo spunto dal sito "Luoghi Misteriosi".


L'abbazia in questione fu fondata da alcuni monaci cistercensi all'inizio del XII secolo e fu legata alla dinastia degli Aleramici.
Tra coloro che la governarono va menzionato il Beato Oglerio (1136-1214) che fu un uomo di grande virtù.
Nel corso dei secoli, l'abbazia crebbe e diede un contributo importante alla risicoltura nella zona e nel nord dell'Italia.
Nel 1457, con un breve di Papa Callisto III (1378-1458), l'abbazia cessò di essere di pertinenza dell'Ordine Cistercense e divenne una Commenda posta sotto il patronato dei Paleologi del Monferrato, discendenti della famiglia imperiale di Costantinopoli.
Nel 1566, la dinastia dei Paleologi si estinse e l'abbazia fu sotto il patronato dei Gonzaga, avendo Margherita Paleologa sposato il duca di Mantova Federico II Gonzaga.
I Gonzaga la tennero fino al 1707, quando i Savoia riuscirono a prendere i diritti sull'abbazia.
Poi, ci fu il declino.
Nel 1784, ci furono attriti con la Diocesi di Casale Monferrato.
L'abbazia fu secolarizzata ed i monaci rimasti furono trasferiti a Castelnuovo Scrivia.
La commenda passò all'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Nel 1792, con i decreti napoleonici della soppressione degli ordini religiosi, la commenda cadde e fu ceduta da Napoleone stesso al cognato Camillo Borghese, a parziale risarcimento per le opere d'arte portate via da Roma.
Caduto Napoleone, l'abbazia fu contesa tra i Savoia e Borghese e le sue proprietà furono spartite tra i vari personaggi, tra i quali va menzionato Camillo Benso, il Conte di Cavour.
Il lotto con il complesso abbaziale di Lucedio passò sotto il controllo del Marchese Giovanni Gozzani di San Giorgio che a sua volta, nel 1861, cedette la tenuta al duca genovese Raffaele de Ferrari di Galliera, al quale i Savoia conferirono il diritto di fregiarsi del titolo di Principe. Nacque così il cosiddetto Principato di Lucedio, denominazione che appare tuttora sul portale d'ingresso della tenuta. Attualmente essa appartiene alla famiglia Cavalli d'Olivola.
Oggi, l'abbazia è un'azienda agricola e luogo per ricevimenti.
Questa è la storia ufficiale.
Infatti, vi è anche un'altra storia...assai più oscura.
Una leggenda parla di alcune ragazze che nel vicino cimitero di Darola evocarono il demonio.
La presenza si manifestò ed infestò l'abbazia.
Era il 1684.
Al suo interno, i monaci e le monache corrotti dal demonio compivano ogni abuso.
Per esempio, le novizie furono stuprate.
Arrivarono anche a fare degli omicidi.
Una colonna del refettorio fatta in granito iniziò ad essere umida, come se piangesse nell'assistere immobile allo scempio.
Cento anni dopo (e dopo tanti abusi ed angherie) Papa Pio VI intervenne e mandò un esorcista a Lucedio.
Il diavolo fu rinchiuso nella cripta della chiesa della abbazia, a guardia della quale vennero messe le mummie dei priori sedute su scranni e disposte in cerchio.
L'abbazia fu sconsacrata ed i monaci furono trasferiti.
Santuario della Madonna delle Vigne

Nel vicino santuario della Madonna delle Vigne (oggi abbandonato) vi è un particolare curioso.
Nell'edificio vi è un affresco in cui è ritratto un organo a canne con uno spartito con delle note.
Si ritiene che quello spartito sia lo Spartito del Diavolo.
Ora, com'è mostrato dal sito "Luoghi Misteriosi", il santuario della Madonna delle Vigne ha un orientamento molto strano.
Di solito, le chiese sono orientate ad est, indicando la direzione di Gerusalemme e della luce che sorge e quindi della salvezza.
Invece, il santuario della Madonna delle Vigne è rivolto a nord.


L'immagine presa da Google Maps lo mostra.
Ora, può non esserci nulla di strano.
Anche la chiesa parrocchiale del mio paese, Roncoferraro (in Provincia di Mantova), è rivolta con l'abside a nord.
L'immagine di Google Maps qui sotto mostra la chiesa parrocchiale di Roncoferraro.


Tuttavia, faccio notare che il nord è ritenuto una direzione infausta.
Come ho letto nel libro "Il Mondo dell'Incredibile" della "Reader's Digest", in certi cimiteri inglesi, a nord venivano seppelliti i criminali.
Anche l'ovest è una direzione ritenuta infausta, poiché indica il tramonto.
Nei cimiteri inglesi prima citati, la gente comune veniva seppellita ad ovest, mentre ad est venivano seppelliti i più pii e a sud i nobili.
Le due chiese dell'Abbazia di Lucedio sono orientate ad ovest.
Qui sotto, l'immagine di Google Maps mostra le due chiese di Lucedio.


Anche questo potrebbe non dire nulla.
Mi viene in mente la chiesa in cui io fui battezzato, la parrocchiale dei Santi Giacomo e Mariano di Villa Garibaldi di Roncoferraro.


Certo, queste sono solo delle coincidenze?
Anche il nome "Lucedio" è strano.
Infatti, esso può significare "Luce di Dio", il che è ambiguo poiché può indicare la luce di Dio, quindi Dio medesimo,  oppure può indicare anche Lucifero.
Lucifero, in greco, significa "portatore della luce".
Lucifero fu l'angelo che si ribellò all'autorità di Dio e che divenne il nemico.
Ora, analizzo lo Spartito del Diavolo.
Lo Spartito del Diavolo è un insieme di note che si trova in un affresco a forma di organo dipinto nel santuario della Madonna delle Vigne.
Da Youtube ho preso il video che ne parla.


Esso fu scoperto casualmente nel 1999.
La dottoressa Paola Briccarello, studiosa di musica classica, l'ha studiato.
Dagli studi emerge che la musicalità è grave dai primi tre accordi di apertura e lascia pensare che sia così anche negli ultimi.
Questa sonorità è tipica.
Anche una musica nota come la "Toccata e fuga" Bach ha queste caratteristiche.


Tuttavia, lo Spartito del Diavolo ha una caratteristica: l'essere palindromo.
Esso può essere eseguito sia leggendolo da sinistra a destra che da destra sinistra.
Stando alla leggenda, se quella musica viene eseguita al rovescio, si evoca il diavolo che sarebbe stato bloccato dall'esorcista che avrebbe liberato Lucedio.
Il diavolo sarebbe rinchiuso nelle segrete della chiesa dell'abbazia.
Al contrario, se il brano fosse suonato nel verso giusto, da sinistra a destra, invece, il diavolo sarebbe ricacciato nella sua prigione.
Io non ho ascoltato il brano eseguito a rovescio.
Ho preferito evitare.
Termino, facendo una considerazione sulla chiesa abbaziale.
Io penso che essa sia da riaprire al culto.
Se fossi il proprietario di Lucedio, io riaprirei la chiesa grande al culto cristiano, per fare celebrare i matrimoni, i battesimi e le cresime.
Ricordo che oggi Lucedio è oggi un'azienda agricola in cui si fanno eventi di questo tipo.
Farei arredare nuovamente la chiesa con statue della Madonna, di San Michele, di San Giorgio, di San Pio da Pietrelcina e di San Giovanni Paolo II, personaggi che hanno messo alle strette il diavolo, oltre che con il Crocifisso, con il Sacro Cuore e di San Gabriele dell'Addolorata, il patrono della mia famiglia.
Inoltre, farei anche recitare il Santo Rosario, che San Pio definì l'arma contro il male.
Il diavolo teme la fede.

Per quanto il male possa essere forte, il bene avrà sempre l'ultima parola. 



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