Vi invito a leggere l'articolo scritto sul suo blog da Giuliano Guzzo che è intitolato "Barcellona, l’Isis e i gattini".
Riporto questo stralcio dell'articolo:
"Forse serve capire che il terrorismo islamico non è un «furgone sulla folla» – come eufemisticamente titolavano ieri sera siti e telegiornali – bensì una bomba, che oltretutto abbiamo in casa; che «il fenomeno dei foreign fighter non è il prodotto di società islamiche povere o repressive come spesso si dice, anzi la propensione è molto più elevata in società libere, democratiche e benestanti» (AA.VV. I Foreign fighter europei, 2015); che è arduo immaginare l’Islam religione di pace dato che il Corano è un «testo estremamente violento» (parola non di Salvini, ma di Alī Ahmad Sa’īd Isbir, alias Adonis, forse il massimo poeta arabo vivente); che se continuiamo a postare gattini su facebook, come hanno fatto ieri a migliaia in “reazione” all’attentato, i terroristi li faremo morire solo in un modo. Di risate.".
Sono d'accordo.
Vorrei ricordare che tra i terroristi ed i fanatici islamici vi sono anche occidentali convertiti all'Islam.
Essi sono più suscettibili a diventare fanatici per via dell'entusiasmo che hanno verso la loro nuova fede e perché (com'è scritto nell'articolo) il Corano è un libro violento.
Esso è letto senza esegesi ed ha espressioni molto violente.
Fanatici di questo tipo agiscono contro la loro stessa società.
Forse, noi dovremo iniziare a guardare in faccia la realtà.
Questa è una guerra.
Non è una guerra convenzionale, una guerra combattuta tra due eserciti, ma è una guerra iniziata a voluta da gente che, in nome di una religione su cui c'è tanto da discutere, disprezza la vita e colpisce altra gente inerme.
Ci sono stati attentati a Parigi, a Bruxelles, a Nizza, a Berlino, a Manchester e a Barcellona.
Questa è anche una "guerra a puntate", una guerra che non ha una fine certa perché il nemico e tra noi.
Piantiamola con il buonismo e guardiamo in faccia la realtà.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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