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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 20 agosto 2017

Da "Il Giornale", uno stralcio interessante dell'intervista allo scrittore russo Nicolaj Lilin

Questo è uno stralcio dell'intervista fatta da Elena Barlozzari,  per conto de "Il Giornale", allo scrittore russo Nicolaj Lilin.
L'intervista è intitolata "Così Boldrini & C. ci portano gli islamisti in casa".
Questo è lo stralcio interessante:

"Roma «Un altro nostro concittadino massacrato dai terroristi islamici, amici della Boldrini, sostenuti dalla sinistra italiana».



Un j'accuse concentrato in 140 caratteri, digitati a caldo, con la mente che corre lungo la Rambla insanguinata. È la provocazione che lo scrittore di origine russa Nicolai Lilin affida a Twitter. E che ha scatenato le polemiche.



Dopo la strage di Barcellona, perché tirare in ballo Boldrini e «compagni»?

«Prima di esser etichettato come razzista solo perché parlo schiettamente, ci tengo a fare una premessa: anche io sono emigrato in Italia, a suo tempo, dalla Federazione Russa. Conosco e riconosco il valore dell'integrazione. Ma quello che vedo negli ultimi anni non ha nulla a che vedere con l'accoglienza. Far arrivare nel nostro Paese un flusso incontrollato di migranti, a discapito della sicurezza di un intero continente ed in barba alle sue leggi, non basterà a lavare le coscienze dell'Occidente e di personaggi come la Boldrini che, quando iniziò la guerra terroristica in Siria, sbandieravano la tesi dei ribelli moderati. Ma i ribelli moderati non sono mai esistiti, esistono i terroristi. E chi li ha spalleggiati e coperti, oggi, è moralmente responsabile anche del sangue sparso sulla Rambla».

La Boldrini ha cinguettato: «La nostra resistenza sarà più forte della ferocia».

«La Boldrini che parla di resistenza quando ha contribuito a consegnare il nostro Paese agli islamisti? Paradossale. La comunicazione boldriniana incarna la quintessenza dell'ipocrisia. Basta pensare che ha accolto il presidente della Rada ucraina già fondatore di un partito apertamente ispirato a quello Nazionalsocialista, Andriy Parubiy, a Montecitorio. Non ci si può ammantare di pacifismo e poi stringere la mano a simili personaggi».

Sembra determinato. Perché ha rimosso il suo commento dai social?
«Perché ho ricevuto delle pressioni enormi. Il portavoce della Boldrini si è scomodato a contattare la redazione televisiva con cui collaboro. Le lascio immaginare lo scopo della telefonata. Così, per non creare problemi alle persone con cui lavoro, ho cancellato il mio tweet. Ecco la loro democrazia e meno male che il dittatore sarebbe Putin»
.".

Premetto, io non ho simpatie per il presidente russo Vladimir Putin.
Io sono convintamente filo-americano, filo-israeliano, conservatore (come i Tories anglosassoni) e cattolico.
Però, certi atteggiamenti di certi personaggi qui in Italia non sono certo più democratici di quelli del presidente russo.
Sono d'accordo con lo scrittore, quando egli dice che personaggi, come la presidentessa della Camera dei Deputati Laura Boldrini,  abbiano aperto la strada all'islamismo.
Ne riprendo un pezzo:

"È certamente un dato di fatto che per l'Islam la Spagna sia una "terra perduta" e che i fanatici islamici puntino a riprendersela.
Infatti, è nella loro mentalità l'idea della conquista militare e di una fede portata ed imposta con la forza.
Certamente, riguardo a questa situazione, tanta responsabilità sta nei partiti progressisti che hanno governato (e che governano) qui in Occidente.
In nome del "multiculturalismo", essi hanno abiurato il concetto di patria.
In nome di un ingiustificato senso di colpa verso gli altri, essi hanno messo in risalto le culture altrui e rinnegato le nostre.
I vari socialisti e progressisti dicono: "Noi dobbiamo sentirci in colpa per il colonialismo!".
Però, vorrei ricordare che durante il colonialismo non ci furono queste porcherie.
Inoltre, anche gli Arabi colonizzarono terre e le tolsero ai popoli prima esistenti con la forza.
Dunque, piantiamola con questa retorica.
In verità, questa sinistra è nemica dell'Occidente.
Essa rifiuta l'idea del fare l'interesse del proprio Paese, perché la ritiene un'idea "fascista".
Essa ritiene che porre dei limiti all'immigrazione sia "contro il progresso dell'umanità".
Essa ritiene che tra un Cristianesimo fondato da un personaggio che per riscattarci si fece crocifiggere ed un Islam fondato da un cammelliere e commerciante che divenne un capo militare e che uccise delle persone non vi sia alcuna differenza.
Anzi, ritiene migliore il secondo perché (nella sua visione distorta delle cose) è più "egualitario" rispetto al "borghese e reazionario" Cristianesimo.
Da qui nasce questo patto diabolico tra la sinistra ed i fondamentalisti islamici, un patto che sta uccidendo la nostra civiltà
".

Quello che vale per la Spagna vale anche per il nostro Paese e per qualsiasi altro Paese occidentale.
L'idea di "doverci sempre sentire in colpa verso gli altri" o l'idea secondo cui "l'Islam è più egualitario del borghese e reazionario Cristianesimo" è oramai tipica di questa sinistra.
Laura Boldrini incarna questo concetto, come lo incarnano altre figure dello stesso pensiero politico.
Vedere, per esempio, un'altra donna di sinistra come l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini che va in Iran con tanto di velo sulla testa, mentre ci sono importanti donne che vanno nei Paesi islamici con il capo scoperto, ci deve fare riflettere.
A casa mia, come si suol dire, questo è essere "più realisti del re".
Infatti, persino delle importanti donne islamiche vanno senza velo.
Questa sinistra punta ad annichilirci per gli altri.
Io non ho mai sentito Laura Boldrini, per esempio, dire qualcosa in favore di chi (come me) non ha una vera posizione lavorativa o degli imprenditori italiani che falliscono.
Mentre, quando si tratta della questione dei migranti, la signora Boldrini parla, spesso a sproposito.
Quindi, la signora Boldrini non si lamenti del fatto che la gente la contesti.
Sempre su "Il Giornale", vi è un articolo intitolato "Maschi, giornalisti e militari. Tutti gli insultati dalla Boldrini".
Dell'articolo, riporto questo stralcio:

"Ben ha fatto Laura Boldrini ad annunciare denunce nei confronti degli haters, odiosa parola molto in voga per definire gli odiatori seriali.


Ma chi sono questi haters? Persone fisiche che utilizzano mezzi virtuali, specialmente i social network, per insultare il prossimo loro. Con un po' più di gusto se il prossimo loro è un vip. I famosi quindici minuti di celebrità ora si possono raccattare anche scrivendo un commento al vetriolo in calce al post su Facebook di qualche personaggio pubblico.

«Denuncerò chi mi insulta» ha annunciato, col solito piglio dolente di chi porta sulle spalle tutte le responsabilità del mondo (possibilmente il terzo), la più discussa presidente della Camera di tutti i tempi. A pensar male verrebbe da dire: se facessero la stessa cosa tutti quelli che sono stati insultati da lei, i tribunali sarebbero intasati per secoli. Perché la presidenta esprime, più che legittimamente, posizioni durissime, impopolari e a tratti violente: lo straniero è sempre meglio dell'italiano, il diverso del tradizionale e - ovviamente - la sinistra meglio del resto del mondo. Pare che abbia in odio quello che pensa la maggioranza del Paese. Insomma: è lei stessa una «hater». Che cosa sono queste se non offese? La lista di quelli che potrebbero portarla alla sbarra sentendosi legittimamente insultati dalle sue parole è sterminata. Proviamo a fare un breve ed incompleto Bignami di tre anni di boldrinate presidenziali. Il bersaglio principale dei suoi strali sono sempre stati i maschi. Trattati come bestie in preda ai propri istinti più animaleschi. La presidenza Boldrini è stata imperniata sulla battaglia per la parità dei sessi, presto tracima in disparità: sempre prima le donne, quando si scappa dalle navi in avaria. Meno interesse per i bambini, invece, a meno che non siano africani. Non si sa cosa abbia ottenuto Laura in tre anni alla Camera, di sicuro ha risvegliato un femminismo fuori tempo massimo. E ha insultato gli uomini. Di convesso pure una parte delle donne: trattate come panda da irreggimentare nelle gabbie delle quote rosa. Monumentale la battaglia per il ruolo delle donne nelle pubblicità: «Perché le donne servono sempre a tavola? È mortificante per il nostro Paese», tuonò con sprezzo del ridicolo dallo scranno più alto di Montecitorio.

Sempre nel campo delle macrocategorie insultate a strascico dalla Boldrini ci sono gli italiani «che sono ignoranti perché non sanno che i migranti sono una risorsa». E qui, oltre ad insultare una sessantina di milioni di concittadini, inanella pure una fake news. Perché che i migranti non siano una risorsa lo hanno certificato i fatti. Ma per la maestrina quella della rieducazione da campo sovietica è una vera e propria missione. Altra categoria in uggia alla ex portavoce dell'Unhcr sono i giornalisti, ai quali ha tentato più volte di imporre un dizionario di parole politicamente correttissime da usare nei loro articoli
.".
Ad un'azione, corrisponde sempre una reazione.
Nel caso di Laura Boldrini, questa  legge vale.
Quando dice qualcosa di discutibile, Laura Boldrini non si deve aspettare fiori ed applausi.
Si deve aspettare delle contestazioni.
Come riporta l'articolo de "Il Giornale" che ho citato, se noi tutti denunciassimo Laura Boldrini per ogni cosa che dice, i tribunali sarebbero intasati.
Forse, prima di parlare, Laura Boldrini dovrebbe contare fino a cento e se quello che sta per dire fosse soggetto a contestazioni dovrebbe astenersi dal parlare.
Se non le piace essere contestata, ella vada nel Venezuela di Nicolas Maduro.










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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.