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mercoledì 12 luglio 2017

Che Guevara organizzò il lager per gay

Vi invito a leggere l'articolo del sito "Questa è la Sinistra Italiana" (QELSI) che è intitolato "Che Guevara organizzò il primo campo di concentramento per gay".
La lobby gay accusa noi cattolici di essere contro gli omosessuali.
Però, non parla di quello che hanno fatto altri.
L'articolo in questione (di cui ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio) parla proprio delle porcate di Che Guevara contro gli omosessuali.
Ve ne riporto uno stralcio:

"Il medico argentino che condusse la rivoluzione cubana organizzò i lager per i dissidenti e gli omosessuali. Questi ultimi furono da lui perseguitati in quanto tali: il “Che” non fu secondo nemmeno ai nazisti. Ecco un ritratto che Massimo Caprara, ex segretario di Palmiro Togliatti, ha descritto del rivoluzionario.

Con la fuga del dittatore Fulgencio Batista e la vittoria di Fidel Castro, nel 1959, il Comandante militare della rivoluzione, Ernesto “Che” Guevara, ricevette l’incarico provvisorio di Procuratore militare.
Suo compito è far fuori le resistenze alla rivoluzione. Lasciamo subito la parola a Massimo Caprara (*), ex segretario particolare di Palmiro Togliatti: “Le accuse nei Tribunali sommari rivolte ai controrivoluzionari vengono accuratamente selezionate e applicate con severità: ai religiosi, fra i quali l’Arcivescovo dell’Avana, agli omosessuali, perfino ad adolescenti e bambini”.
Nel 1960 il procuratore militare Guevara illustra a Fidel e applica un “Piano generale del carcere”, definendone anche la specializzazione. Tra questi, ci sono quelli dedicati agli omosessuali in quanto tali, soprattutto attori, ballerini, artisti, anche se hanno partecipato alla rivoluzione. Pochi mesi dopo, ai primi di gennaio, si apre a Cuba il primo “Campo di lavoro correzionale”, ossia di lavoro forzato. È il Che che lo dispone preventivamente e lo organizza nella penisola di Guanaha. Poi, sempre quand’era ministro di Castro, approntò e riempì fino all’orlo quattro lager: oltre a Guanaha, dove trovarono la morte

migliaia di avversari, quello di Arco Iris, di Nueva Vida (che spiritoso, il “Che”) e di Capitolo, nella zona di Palos, destinato ai bambini sotto ai dieci anni, figli degli oppositori a loro volta incarcerati e uccisi, per essere “rieducati” ai principi del comunismo.
È sempre Guevara a decidere della vita e della morte; può graziare e condannare senza processo. “Un dettagliato regolamento elaborato puntigliosamente dal medico argentino – prosegue Caprara, sottolinenado che Guevara sarebbe legato al giuramento d’Ippocrate – fissa le punizioni corporali per i dissidenti recidivi e “pericolosi” incarcerati: salire le scale delle varie prigioni con scarpe zavorrate di piombo; tagliare l’erba con i denti; essere impiegati nudi nelle “quadrillas” di lavori agricoli; venire immersi nei pozzi neri”. Sono solo alcune delle sevizie da lui progettate, scrupolosamente applicate ai
dissidenti e agli omosessuali
.".

Avete capito?
Spero proprio di sì.
Che Guevara perseguitava gli omosessuali.
Perché non si parla di ciò?
Perché si parla solo della Chiesa cattolica e dell'Inquisizione?
Perché si demonizza il mondo conservatore che è ritenuto ostile verso gli omosessuali?
Non si parla di ciò che faceva il signor Che Guevara come non si parla di ciò che fa l'Isis, quando getta gli omosessuali dai tetti dei palazzi.
Questo paraocchi ideologico non porta da nessuna parte.
Che Guevara non fu diverso da Adolf Hitler.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.