Roncoferraro, il Consiglio comunale è azzoppato

Anche riunione del Consiglio comunale di Roncoferraro di questa sera ha dato un nulla di fatto.
Come riporta il quotidiano "Gazzetta di Mantova", la surroga del consigliere della Lega Nord Dino Bottura con Claudia Serafini non c'è stata.
Sei sono stati i voti favorevoli: il sindaco Baruffaldi, Fadini, Moserle e Fornara di Fare per Roncoferraro e Rigoni e Papotti di Volta Pagina. Altrettanti sono stati i contrari: i cinque rappresentanti del gruppo consiliare del Pd, Garabelli, Braganza, Speziali, Bissoli, Giatti e Rossi di Volta Pagina).

Vi è quindi un impasse che lascia il Consiglio comunale senza un elemento.

La cosa potrebbe passare nelle mani del Prefetto di Mantova.

Ora, esprimo un parere personale: se fossi stato un consigliere comunale, io avrei votato contro.

Non avrei votato contro per qualcosa contro la consigliera che sarebbe dovuta entrare, contro la Lega Nord o contro la persona del sindaco Baruffaldi.

Chi mi conosce sa che non amo gli attacchi alle persone e che non attacco nessuno a livello personale, a meno che non sia stato attaccato io.

Non ho nulla contro la consigliera che sarebbe dovuta entrare né contro la Lega Nord.

Non ho nulla di personale neppure contro il sindaco Baruffaldi.

Anzi, so che lui si interessa molto della questione della mafia e mi piacerebbe avere un bel confronto pubblico con lui sul tema.

Magari, una cosa del genere si potrebbe fare in parrocchia, in uno degli incontri dell'Unità Pastorale San Leone Magno, visto che anche Papa Francesco si è interessato riguardo alla mafia.

Anche se sulla questione dell'impianto di teleriscaldamento "Fossi Free Energy" (ovviamente, decontestualizzata da tutto il resto) non ha torto, Baruffaldi non ha espresso una grande politica.

Pensiamo, ad esempio, all'Unione Mincio-Po.

Inoltre, il Comune di Roncoferraro ha bisogno di strade più sicure e in condizioni migliori, cosa che ad oggi non si vede. 

Questa è una delle tante criticità che non sono state risolte.

Certo, le strade la SP 30, quella che mette in comunicazione Cadé con Nosedole, passando per Villa Garibaldi, Barbassolo e Roncoferraro, sono di competenza della Provincia. 

Però, a mio avviso, il Comune avrebbe dovuto farsi sentire di più a Mantova.
Anche il verde pubblico sarebbe da curare meglio. 

Per questo, se fossi stato un consigliere comunale,  io avrei votato contro. 

Avrei votato contro anche per una questione di coerenza poiché per me un voto diverso sarebbe stata una mancanza di rispetto verso chi mi avrebbe votato (votando anche un progetto politico alternativo rispetto a quello di chi amministra) ed anche verso me stesso e la mia storia personale. 

Nella politica di oggi, la coerenza è merce rara.

Guardiamo a ciò che accade a livello nazionale.