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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 26 luglio 2017

Nemmeno Giolitti avrebbe potuto immaginare ciò.

Mi viene in mente Giovanni Giolitti (nella foto, 1842-1928) per descrivere la politica italiana di questi tempi.
Nella politica del periodo di Giolitti era di moda il trasformismo, il saltare da uno schieramento all'altro senza alcun senso del pudore.
La politica italiana di oggi ha superato quella del tempo di Giolitti.
Pensiamo a quei parlamentari eletti nel 2013 con il Popolo della Libertà che scelsero di fare da stampella al Partito Democratico.
Prima ancora, pensiamo ai parlamentari che nel 2010 seguirono Gianfranco Fini, rompendo con il Popolo della Libertà e contribuendo alla caduta di un governo eletto.
Penso anche a quanto accadde in Sicilia, in cui ci fu un presidente eletto nel 2008 con il centrodestra, Raffaele Lombardo, che nel 2010 governò la regione con il Partito Democratico.
Se volete, posso andare avanti, pensando a quei parlamentari eletti nel 2006 nel centrodestra che andarono a sostenere il governo presieduto da Massimo D'Alema nel 2008.
Giolitti non avrebbe potuto fare più di ciò.
Queste cose fanno male alla politica.
Come può un comune elettore votare sapendo che chi sarà eletto potrà cambiare casacca come e quando vorrà?
Da qui nasce l'anti-politica.
Guarda caso, con l'aumento del trasformismo, la gente vota meno.
Questo è un dato di fatto.
Una buona riforma della Costituzione sarebbe l'introduzione del vincolo di mandato.
Il trasformismo è antidemocratico.
Anche quanto sta accadendo nel Comune di Roncoferraro rientra in ciò.
Termino, facendo una precisazione riguardo al caso.
Quando ho parlato di "spettacolo indecoroso",  non mi sono riferito specificatamente a quanto accaduto ieri sera (in cui il Consiglio comunale è saltato per la mancanza del numero legale) ma alla situazione in generale.
Quanto accaduto ieri sera è stato solo parte di tutto il resto.
Io sono sempre dell'idea secondo cui un sindaco o un amministratore debba governare con la compagine con cui egli è stato eletto.
Se poi egli rompe con essa e la rottura è insanabile (cosa che può accadere) quel sindaco deve andare a casa e non chiedere l'appoggio agli oppositori.
In questo caso, penso che gli oppositori debbano dire di no ad ogni proposta di questo tipo. La cosa mi pare semplice.
Riguardo al caso di Roncoferraro, se fossi  un consigliere di minoranza, io direi no ad ogni proposta di appoggio al sindaco.
Direi no per una questione di coerenza e di rispetto per me stesso e per chi mi ha votato, votando un progetto alternativo rispetto a quello dell'amministrazione. Io sono di questa opinione.
Poi, ognuno è libero di pensare ciò che vuole. Io rispetto le opinioni di tutti.


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