Mentre il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti "blocca" il prelievo d’acqua dal lago di Bracciano possono esserci razionamenti e rischio per il turismo.
Ora, sappiamo tutti di chi è la colpa di ciò.
La colpa di ciò è di chi nel 2011 aveva fatto di tutto per fare abrogare la legge che avrebbe privatizzato la distribuzione dell'acqua.
Infatti, arriva il conto (molto salato) del falso dilemma tra acqua pubblica o privata. Un bivio illusorio di fronte al quale l’Italia si è inchiodata nell’indecisione per sei anni, rallentando gli investimenti necessari a migliorare la nostra cadente rete idrica.
Ecco il risultato: la distribuzione dell’acqua sconta una media di perdite intorno al 34%, ma il Lazio ha il record con il 60 %. Roma, stando all’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva, si attesta su un non lusinghiero 43 %. Non è tutta colpa di perdite delle tubature, in parte si tratta anche di dispersione contabile, acqua che esce dal rubinetto ma non finisce sulla bolletta. In ogni caso, un indice di inefficienza preoccupante.
Cosa fanno i politici che hanno portato a questo risultato?
Anziché cercare una soluzione seria e credibile, i politici in questione hanno preferito dare la colpa al presidente USA.
Se le venisse la diarrea, questa gente darebbe la colpa a Trump.
Sappiamo tutti che sul clima l'uomo non ha tutte le colpe.
Sappiamo tutti che anche in passato il clima cambiava.
In realtà si sta facendo propaganda politica, dicendo il contrario.
Ricordo che l'accordo sul clima permette a Paesi come Cina ed India di continuare a fare i loro porci comodi.
Dunque, invece di colpevolizzare Trump, questi "signori" propongano qualcosa per Roma.
Per esempio, imparino da Israele, che dissala l'acqua del mare.
Per esempio, imparino da Israele, che dissala l'acqua del mare.
Altrimenti, se ne vadano e non ci rompano più l'anima.
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