Dell'articolo riporto questo stralcio:
"All'età di 40 anni Maometto abbandonava spesso la moglie Khadija per isolarsi all'interno di una grotta sul Monte Hira, nei pressi della Mecca, per meditare e pregare Allah. A volte restava isolato diversi giorni, qualche volta persino diverse settimane. Solo quando finiva la scorta di cibo, tornava a casa dalla moglie per approvvigionarsi e poi ritornava nella grotta a pregare Allah.
Era una notte di un giorno dispari dell'ultima decade del nono mese del calendario lunario, il Ramadan, quando all'interno della grotta la fiamma vacillante della lampada ad olio divenne all'improvviso potentissima. L'ombra della sagoma di Maometto veniva proiettata sulla parete della roccia, riproducendo ciascuno dei suoi gesti in modo smisurato, quasi caricaturale. Ad un tratto l'immagine divenne sempre più tenue e l'ombra di Maometto scomparve dalla parete. Una luce vivissima irruppe nella grotta. Maometto si sentì oppresso dal suo bagliore. Il suo corpo si contrasse. Le sue mani e i suoi piedi si irrigidirono. Un malessere diffuso si propagò attraverso le sue membra. Fu assalito dal terrore. I capelli gli si drizzarono sulla testa.
Fu a quel punto, in quelle condizioni di estrema tensione fisica e di totale agitazione psichica, che Maometto vide l'Arcangelo Gabriele. Teneva in mano un libro magnifico rilegato di seta. Era il Corano. La sua mano si protese verso Maometto e, con il Corano aperto, gli ordinò con una voce terrificante:
«Leggi!».
«Io non so leggere!», rispose intimidito Maometto.
Allora l'Arcangelo Gabriele si avvicinò a Maometto e gli schiacciò il Corano aperto sulla faccia. Maometto era stretto in una trappola asfissiante. L'Arcangelo Gabriele lo afferrava tenendolo bloccato, impedendogli di muoversi al punto che a Maometto mancò il respiro con il Corano schiacciato sul volto. Si sentiva ovunque oppresso. Era paralizzato, incapace del minimo movimento. Era terrorizzato. Pensò che l'Arcangelo Gabriele lo volesse uccidere. Ebbe paura di morire. In quel momento lo odiò. Il corpo trasudò di un sudore che bruciava la pelle. Maometto era sgomento, del tutto disorientato, perché non soltanto non aveva caldo, ma al contrario sentiva freddo, moriva dal freddo. Sentì le gocce di sudore colare fino ai gomiti e non riuscì in alcun modo ad arrestarle e ad asciugarle per porre fine al fastidio che gli procuravano. Le radici dei capelli si erano talmente irrigidite che le sentiva come aghi conficcati in testa. Quando l'Arcangelo Gabriele si rese conto che Maometto non ce la faceva proprio più a sopportare quella condizione psicofisica, che era assolutamente incapace di reagire e di fatto totalmente sottomesso alla sua volontà, gli tolse il libro del Corano dalla faccia e si allontanò. Maometto riprese a respirare ansimando con tutte le residue forze, come qualcuno che stesse morendo annegato. Si lasciò andare stremato urtando contro il muro e forse andando a sbattere contro una pietra. L'Arcangelo Gabriele si era un po' allontanato e lo scrutava. Non attese neppure che Maometto potesse tornare a respirare normalmente che gli schiacciò nuovamente il libro del Corano in faccia e ripeté con la sua terrificante voce:
«Leggi!».
«Io non so leggere!», rispose per la seconda volta Maometto. Allora l'Arcangelo Gabriele si riavvicinò a Maometto e lo assalì nuovamente. La sua mano si protendeva verso di lui con il libro del Corano mentre Maometto si sentiva il sangue raggelato in preda allo spavento.".
In poche parole, il vero autore del Corano potrebbe essere stato Maometto e non Dio.
Del resto, anche il nome "Allah" non significa letteralmente "Dio" ma "la divinità".
Forse, Maometto non aveva le idee molto chiare su Dio?
Del resto, anche il nome "Allah" non significa letteralmente "Dio" ma "la divinità".
Forse, Maometto non aveva le idee molto chiare su Dio?
Effettivamente, Maometto potrebbe avere frequentato certe sette gnostico-cristiane presenti nel Medio Oriente.
Da queste sette potrebbe avere appreso certe nozioni (come quelle sui profeti e su Gesù Cristo) che potrebbe poi avere reinterpretato ed "aggiustato" a suo uso e consumo, per potere diventare il capo politico e militare che poi diventò.
Se guardiamo bene, il fatto che il Corano non abbia mai avuto un'esegesi e che esso esprima anche nozioni di tipo giuridico potrebbero dimostrare quelli che furono i veri intenti di Maometto.
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