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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 17 gennaio 2017

Siamo di fronte ad una vera censura

Cari amici ed amiche,

vi invito a leggere l'articolo del giornale "L'Occidentale" che è intitolato "Difendiamo la libertà di parola contro le intimidazioni LGBT".
Dell'articolo (scritto da Assunta Morresi) riporto questo stralcio:

"Un omosessuale ha una probabilità 19 volte maggiore della popolazione generale di contrarre il virus dell’AIDS. Per i transgender e i tossicodipendenti questa proporzione arriva a 50 volte tanto, mentre per le prostitute donne la proporzione è 14 volte maggiore, rispetto alle altre donne.

Se gli omosessuali maschi facessero sempre uso di profilattici e facessero una “profilassi pre-esposizione”, cioè assumessero sempre farmaci retrovirali, il contagio si ridurrebbe del 20-25%, cioè continuerebbe a esserci, ridotto solo in parte.

Tutto questo, e molto altro, fa parte di recenti linee guida dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dedicate ai gruppi a rischio per la trasmissione dell’Aids. Ma nell’epoca della post-verità - quella reale, costruita sulle censure dei media ufficiali, non quella di cui hanno accusato il web - da tutte queste importanti informazioni non si può dedurre una completa campagna di prevenzione, come per il fumo e per i vaccini. Il motivo è semplice: dai dati Oms non è consentito trarre le ovvie, scientifiche conclusioni, e cioè che il sesso promiscuo e in particolare il sesso anale sono pratiche pericolose dal punto di vista sanitario, che possono compromettere la salute (fino alla morte), e non c’è profilassi che tenga.

Nel mondo della post-verità è improponibile scrivere su una confezione di profilattici: “attenzione: con il sesso anale hai una probabilità 19 volte maggiore di contrarre l’AIDS”, una frase scientificamente inoppugnabile e molto meno minacciosa di quanto scritto sulle scatole delle sigarette “il fumo uccide”.

Su questi temi il noto Prof. Burioni non potrebbe fare quel che, - in modo sbagliato ma meritoriamente- sta facendo sul web per informare correttamente sui vaccini, dicendo che la scienza è oggettiva e non è democratica, e rifiutando il confronto con chi “non ha studiato”: se aprisse una pagina Facebook con tutte le informazioni sui rischi sanitari del sesso promiscuo e in particolare di quello anale, rifiutando il confronto con gli attivisti LGBT e discutendo solo con virologi ed infettivologi, il Prof. Burioni si vedrebbe bloccato sui social, sarebbe oggetto di una ferocissima campagna denigratoria in rete e sui media, e rischierebbe la radiazione dall’Ordine dei Medici con l’accusa peggiore: omofobo, cioè l’equivalente del “fascista” dello scorso secolo. Una persona socialmente inaccettabile, un paria
".

Premetto: io non ho niente contro gli omosessuali.
Da cattolico, penso che l'omosessualità sia un peccato ma che si possa essere peccatori anche se non si è omosessuali. Il peccato va sempre condannato ma non vanno condannati i peccatori.
Se avessi un figlio e questo figlio facesse coming out e dicesse di essere omosessuale, io non lo giudicherei. Continuerei a volergli bene.
Detto questo, però, io trovo che non si possa accettare il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Agli omosessuali vanno garantiti i diritti individuali (perché la persona va sempre rispettata) ma non si può istituire il matrimonio omosessuale eguale in tutto e per tutto a quello eterosessuale.
L'unica forma di unione che prevede in tutto e per tutto la continuità della nostra società in maniera naturale è quella tra uomo e donna.
Le altre forme di unione vanno rispettate ma non si possono paragonare a quella che in modo naturale porta avanti una società, che diversamente rischia di essere scardinata.
Purtroppo, sembra che dire certe cose sia diventato reato o un qualcosa di impronunciabile.
Siamo di fronte ad una vera censura.
Una cosa del genere è capitata a Mario Adinolfi come alle persone citate nell'articolo che ho menzionato.
Anche io ho riscontrato problemi.
Mi sono ritrovato con dei blocchi su Facebook e sono stato insultato.
Sembra quasi che dirsi contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso sia diventato quasi un reato.
Questo non può essere accettato.
In una democrazia (visto che tanti si riempiono la bocca con questa parola) l'opinione deve essere libera, a meno che non porti al rischio per la sicurezza delle persone.
Siamo ancora in democrazia?
Cordiali saluti.


1 commento:

  1. Vogliono convincerci, con le buone o con le cattive, che l'omosessualità, il transgenderismo etc. siano cose buone, quando, invece, non lo sono affatto.

    ormai dire la verità è un atto rivoluzionario che può causare problemi anche gravi a chi la dice, e quindi dobbiamo sostenere chi lo fa.

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