Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

venerdì 13 gennaio 2017

Rodney Stark e l'Occidente

Cari amici ed amiche,

ringrazio il mio amico e collaboratore Angelo Fazio di questo stralcio di Rodney Stark, autore de "La vittoria dell'Occidente":
"Vorrei solo far notare come il trionfo dell’Occidente sia avvenuto ben prima della Riforma protestante, e il contributo di quest’ultima sia stato assai inferiore rispetto a quanto sostenuto da storici protestanti o anti-cattolici. Galileo non fu punito per i suoi contributi scientifici, ma per la sua arrogante doppiezza, e circa metà dei grandi scienziati del XVII e XVIII secolo erano cattolici. La famosa tesi dell’etica protestante resa famosa da Weber non ha poi fondamento. E questo lo dico da protestante, educato come luterano".

Queste parole sono un autore protestante che (di fatto) sostiene che il trionfo dell'Occidente e della sua cultura non siano stati frutto della Riforma protestante.
Queste parole smentiscono una certa stampa ed un certo mondo culturale influenzati da quel livore anticattolico ed antipapale che tendono a presentare la Chiesa cattolica come la "portatrice dell'oscurantismo".
Pensiamo ai grandi dottori della Chiesa, come Sant'Alberto Magno (1208-1280) e San Tommaso d'Aquino (1225-1274) che portarono le teorie aristoteliche.
Sant'Alberto Magno praticava anche l'alchimia.
Pensiamo al vescovo inglese Thomas Cobham (morto nel 1327) che nel suo "Manuale di Confessione", fece già degli accenni a quel capitalismo di cui certi protestanti si vantano ancora oggi.
Thomas Cobham era un vescovo precedente allo scisma anglicano che avvenne nel 1534.
Dunque, cerchiamo di dare il giusto peso alle cose.
Certo, quello che fece Martin Lutero (1483-1546) fu anche una risposta a certe storture (purtroppo) presenti nella Chiesa e la Chiesa seppe rilanciarsi e riformarsi con il Concilio di Trento (1545-1563), con cui si corressero queste storture.
Certo, dal nostro punto di vista (dal punto di vista di noi cattolici) l'errore dogmatico di Lutero fu quello di non avere tenuto in considerazione la Tradizione della Chiesa.
Se si fosse limitato ad attaccare solo la corruzione di un certo clero, la latitanza dei vescovi, un certo malcostume di certi uomini della Chiesa, la simonia e la scarsa formazione del clero, Lutero sarebbe stato ricordato da tutti come un grande riformatore, al pari di San Domenico di Guzman o di San Francesco d'Assisi.
Per esempio, come ho citato poc'anzi, un problema della Chiesa prima del 1517 (anno in cui Lutero affisse le sue 95 Tesi alla porta della chiesa di Wittemberg) fu l'ignoranza degli ecclesiastici, che non avevano una formazione.
Con il Concilio di Trento furono istituiti i seminari.
Dunque, cerchiamo di essere obiettivi.
Cordiali saluti.

Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.