come riporta un articolo di Stefano Zurlo su "Il Giornale", siamo di fronte all'ennesima resa di fronte all'invasione.
Nell'aeroporto di Malpensa, la cappella dedicata alla Madonna di Loreto è stata in parte adibita a moschea.
Siamo davvero alla frutta.
I tappeti per pregare Allah sono a pochi passi dall'altare, sul pavimento che guarda il Crocifisso.
Dopo, che accadrà?
La cappella diventerà tutta una moschea per "tutelare una minoranza" e noi cristiani non potremmo più dire messa in essa?
Padre Ruggero Camagni, cappellano di Malpensa da 11 anni, dice di non vedere alcun problema: "Mi hanno posto la questione. Loro non avevano luoghi di culto dentro Malpensa, mi hanno chiesto una mano. Il cristiano è portato a condividere: se ha tre stanze, si stringerà per dare un tetto a chi non ce l'ha, così è per la preghiera".
A padre Ruggero, mi sentirei di dire di provare a pregare o a dire messa in una moschea ad Istanbul o a Riyad con paramenti sacri e la Bibbia.
Non penso che le comunità islamiche locali prenderebbero bene la cosa.
Cordiali saluti.
In aeroporto passano persone danarose e quindi ci adeguiamo. Vuoi mettere il piacere per un ricco uomo d'affari saudita di fermarsi qualche minuto a pregare? Capitalismo prima di tutto, no? Con buona pace dei valori. Ho l'impressione che lei si ponga nel centro e si gira continuamente da una parte e poi dall'altra. Sarebbe il caso che si decidesse: soldi o addio ai valori + terrorismo? Si decida.
RispondiEliminaAllora perché non trattiamo con gli stessi ossequi i russi o gli ebrei?
RispondiEliminaVisto che le piace tanto la mezzaluna, se ne vada a La Mecca.