vi invito a leggere l'articolo del sito "Wired.it" che è intitolato "Referendum sul lavoro, la Consulta non ammette quello sull’articolo 18".
C’era attesa per la decisione della Corte costituzionale sull’ammissibilità o meno dei referendum sul lavoro, promossi della Cgil nel 2016. I quesiti erano stati dichiarati conformi alla legge lo scorso dicembre dalla Cassazione.
Qualche giorno fa, la Consulta, a seguito della Camera di Consiglio, ha stabilito che solo due quesiti su tre sono ammissibili e quindi saranno votati. Sono quindi ammessi i quesiti per l’abrogazione sulle disposizioni sul lavoro accessorio (vale a dire i voucher) e sulle disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti.
Ora, sull'articolo 18 c'è una questione molto complessa.
Negli altri Paesi, l'articolo 18 non c'è e la gente lavora lo stesso.
Il problema è che qui in Italia manca il lavoro perché manca l'impresa e (per certi versi) l'articolo 18 è risultato essere d'ulteriore impiccio.
L'impresa manca per i motivi più ovvi: le troppe tasse, la troppa burocrazia, la giustizia che non funziona, l'energia elettrica che costa (perché non c'è una seria politica energetica) e la mancanza di infrastrutture adeguate.
Lo Stato ha toccato l'articolo 18 ma non ha fatto pochissimo riguardo a questi temi, per non dire che non ha fatto nulla.
Mi viene in mente l'inaugurazione della nuova Autostrada A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria, che in realtà si è mostrata essere una farsa, perché ci sono tratti (come quello, pericolosissimo, tra Cosenza ed Altilia) che non saranno ammodernati.
Con la situazione che c'è (per quello che ho scritto prima) le aziende non vedono l'ora di licenziare i dipendenti.
Vanno abolite certe leggi scriteriate, come la "Legge Mosca" del 1974, che dà privilegi fiscali alle cooperative.
Con la situazione che c'è (per quello che ho scritto prima) le aziende non vedono l'ora di licenziare i dipendenti.
Vanno abolite certe leggi scriteriate, come la "Legge Mosca" del 1974, che dà privilegi fiscali alle cooperative.
Inoltre, c'è il problema di sindacati troppo politicizzati che tendono a volere andare oltre quella che l'effettiva tutela di chi è più debole.
Mi ricordo di uno sciopero nella Cartiera "Burgo" , qui a Mantova, perché era venuto in visita il presidente americano.
Qualcuno mi dovrebbe spiegare cosa c'entrasse la visita del presidente americano con i problemi degli operai.
Questo è un mistero degno di Agatha Christie.
Questo è un mistero degno di Agatha Christie.
Detto questo, ora tratto il discorso dei voucher.
Io non sono contro i voucher.
Essi possono essere un valido strumento per ciò che concerne piccoli lavori occasionali.
Il problema è che qui si è abusato dei voucher.
Bisogna regolamentare l'uso dei voucher e renderli utilizzabili solo per certi categorie di lavori, come quelli di baby sitter, dog sitter, badanti, manutenzione di giardini e raccolta di ortaggi.
Per gli altri lavori, invece, i voucher non debbono essere usati.
Cerchiamo di essere seri.
Cordiali saluti.
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