la città di Fermo si schiera con Amedeo Mancini, l'ultrà della Fermana accusato di omicidio razziale.
Mancini è stato accusato dell'omicidio del nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi avvenuto nel luglio scorso.
Ora, la tesi dell'omicidio dovuto all'odio razziale è stata smentita, anche dagli stessi verbali della vedova del nigeriano, i quali non combaciano con quelli di altri testimoni.
Infatti. il parroco don Vinicio ha sostenuto (senza verificarla) la versione della vedova di Emmanuel. Ella ha raccontato di essere stata insultata e poi deliberatamente picchiata da Mancini. Il marito l'avrebbe difesa, rimediando il pugno in faccia che lo avrebbe ucciso. Il racconto di Chiniary (la vedova) non è stato però considerato attendibile dalla Procura ed è stato smentito da 6 testimoni. Mancini, infatti, avrebbe sì insultato Chiniary, ma poi è stato vittima di un pestaggio da parte di Emmanuel, che aveva reagito prendendo un segnale stradale e scagliandolo contro l'ultrà. Che a quel punto ha reagito con un pugno perché "quando lui mi ha colpito con il segnale stradale ho visto la morte in faccia. Non mi ha lasciato via d'uscita".
Mancini ha sferrato il pugno con cui ha provocato la morte di Emmanuel.
Così, Amedeo Mancini è difeso dai suoi concittadini fermani.
Quello di Mancini sarebbe da considerarsi un omicidio preterintenzionale senza la motivazione dell'odio razziale.
Per Mancini ci saranno gli arresti domiciliari.
Allora, riflettiamo prima di parlare di razzismo.
Cordiali saluti.
Così, Amedeo Mancini è difeso dai suoi concittadini fermani.
Quello di Mancini sarebbe da considerarsi un omicidio preterintenzionale senza la motivazione dell'odio razziale.
Per Mancini ci saranno gli arresti domiciliari.
Allora, riflettiamo prima di parlare di razzismo.
Cordiali saluti.
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